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Il designatore Rocchi: "Non sono soddisfatto degli arbitraggi dell'ultima giornata"

di Martina Musu

Gianluca Rocchi, designatore arbitrale CAN A e B, è intervenuto alla presentazione della seconda edizione del Codice di Giustizia Sportiva FIGC. Le sue dichiarazioni riprese da TMW.

"La nostra idea sarebbe di avere operatori al VAR solo di ruolo, ci siamo accorti che hanno una filosofia un po' diversa. La separazione è fondamentale, se si lavora su un gruppo piccolo le interpretazioni sono più comuni che su un gruppo grande.

Anche se molto criticati, i nostri VAR sono molto apprezzati e riceviamo ogni settimana offerte dall'estero. Ne mandiamo pochi perché siamo pochi, dispiace aver perso Irrati e Valeri, ma dimostra la bontà del lavoro fatto".

Sperimentazione sul VAR a chiamata e sul tempo effettivo. Cosa ne pensa?


"Sono proposte su cui c'è una discussione IFAB, non posso discuterne troppo. Per quanto riguarda il challenge, è una soluzione alternativa. O meglio, potrebbe essere una soluzione complementare per il calcio di vertice: l'obiettivo è avere una decisione corretta. Per quanto riguarda il tempo effettivo, stiamo lavorando sulle perdite di tempo e su altro: se dovesse arrivare nel calcio, stravolgerebbe questo sport, ma probabilmente tutti giocherebbero gli stessi minuti".

In caso di VAR a chiamata la chiamata della squadra esclude quella dell'arbitro o possono coesistere?


"L'esperimento che è stato fatto lo esclude, però stiamo parlando di un torneo dove le camere erano pochissime. In caso di tornei molto più coperti da questo punto di vista potremmo avere la doppia soluzione".

È soddisfatto degli arbitraggi dell'ultima giornata?
"No"


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