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Giuseppe Boi: "Cagliari, squadra a crescita zero. Cambiano i tecnici, ma gli errori sono gli stessi"

di Giancarlo Cornacchia

Il giornalista Giuseppe Boi ha fatto un breve bilancio del Cagliari dopo un terzo di campionato. Queste le sue parole pubblicate sul proprio profilo social: "Tredici partite sono un terzo del campionato ed è già tempo di bilanci. Il Cagliari ha ancora tanta strada da percorrere, ma una tendenza è netta: se il gruppo di Pisacane è in linea con la classifica di chi deve salvarsi, resta il fatto che è una una squadra a crescita zero. Tanto nei numeri rispetto all'anno scorso, quanto sulla qualità delle prestazioni viste dalla partita con la Fiorentina, lo scorso 24 agosto, a quella con la Juventus del 29 novembre. Dopo 13 gare il Cagliari di Pisacane ha 11 punti come il Cagliari di Nicola. Il confronto tra i due tecnici racconta un percorso identico per vittorie (2), pareggi (5) e sconfitte (6). Il dato sui gol lo è altrettanto: 14 nel 24/25, 13 in questo torneo. L'unico miglioramento è la tenuta difensiva: 24 gol subiti la passata stagione e 19 in questa. Ma una differenza reti passata da -10 a -6 non cambia il giudizio sulla crescita zero del Cagliari. Anzi, certifica che il "progetto" rossoblù non decolla. Presente e recente passato ne sono la prova. Cambiano i tecnici ma il Cagliari è vittima degli stessi errori: amnesie difensive, incapacità di dare il massimo se non dopo aver subito uno schiaffo, equivoci tecnico tattici indotti da scelte della panchina. Perché se Zappa è schierato braccetto - e gli avversari lo puntano per la sua debolezza - non può essere solo colpa del terzino, ma di Nicola e Pisacane che lo hanno sacrificato e lo sacrificano sull'altare della difesa a 5. Stessa sorte subita da Deiola, chiamato a fare il centrale difensivo dal napoletano, come del resto i Palomino e gli Azzi inventati difensore destro e terzino destro dal piemontese. Scelte cervellotiche ed errori ripetuti che azzoppano le possibilità di migliorare. E quest'anno si affaccia lo spettro della decrescita. Perché se i Piccoli, gli Zortea e gli Adopo portati a Cagliari da Bonato si sono subito rivelati rinforzi azzeccati, altrettanto non si può dire dei Folorunsho, Kilicsoy (per sua sola colpa?) e Borrelli scelti da Angelozzi. Certo, resta l'ottimo Palestra, ma le sue prestazioni fanno crescere in prospettiva solo l'Atalanta".


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