Flavio Soriga: "Ci salveremo per il rotto della cuffia, c'era da aspettarsi un campionato simile. Vorrei vedere il Cagliari in Conference, i tifosi lo meritano"
Flavio Soriga, noto scrittore sardo e tifosissimo del Cagliari, ha parlato della sua squadra del cuore ai microfoni di Radio Sportiva. Di seguito le sue parole, riprese da TuttoCagliari.net:
“Ci sono sette squadre in cinque punti, dalla quindicesima alla diciannovesima. La Salernitana sembra un po' distaccata e speriamo che la settimana prossima lo sia ancora di più, visto che sabato ci giochiamo contro a Cagliari. Sarà sicuramente una partita fondamentale, quella con la Salernitana, assieme a quelle contro Monza e Verona. Anche perché poi ci toccano, invece, tre squadre toste come Atalanta, Inter e Juventus. Sarà un finale di stagione veramente incredibile, densissimo: sembravamo morti inizialmente, poi sembravamo rinati, per poi tornare nuovamente in crisi. Ma è la stagione che ci si doveva aspettare dal Cagliari, perché c'è un punto fondamentale. Il Cagliari era poco attrezzato anche l'anno scorso, siamo stati a lungo a metà classifica in Serie B e la squadra non è che sia cresciuta enormemente, come rosa quest'anno. Quindi c'era da aspettarsi un campionato di sofferenza e che si sarebbe giocato fino all’ultimo, sta accadendo esattamente questo. Gli innesti di gennaio sembrano molto buoni, ovvero Gaetano e Mina, soprattutto, che sta facendo crescere la difesa in maniera straordinaria, c’è stato proprio un cambio di livello in difesa, ma anche come tono alla squadra. Poi c'è qualcun'altro che secondo me è molto forte, tipo Prati, ma sta giocando poco perché è giovane e nei momenti difficili Ranieri si affida più a quelli d'esperienza. Ovvero Deiola, che alcuni criticano, ma comunque il suo fa sempre. Nandez stesso, che incredibilmente domenica ha anche tirato, dato che il gol di Jankto è nato da un suo tiro respinto. Non era semplice riuscire a vincere ad Empoli, era una di quelle partite che potevi perdere o potevi pareggiare, perché veramente gli episodi ci sono girati molto bene a favore, cosa che non ci succede spesso, perché di solito ci girano male le partite. Però sono quegli episodi che ti possono indirizzare un'intera stagione. Poi è strano questo finale di stagione, perché comunque il Sassuolo lì sotto non è abituato a starci, il che non vuol dire che poi non sappia reagire, però è più difficile, ma non ci è abituato. Stesso discorso per l’Udinese. Può succedere di tutto. Mi sembra che ci sia un minimo di serenità in più nell'ambiente a Cagliari. Il fatto di avere un vecchio condottiero che ha visto tutti i venti e tutte le burrasche, secondo me è una garanzia. Secondo me ci salviamo proprio per il rotto della cuffia. come ci capita spesso e va bene. D'altronde ci siamo anche saliti così in Serie A peraltro, non dimentichiamolo. In attacco quest’anno, nonostante abbiamo in rosa giocatori di livello, abbiamo tanti giocatori in là con gli anni. La Serie A è un campionato diviso in due, o meglio due campionati: quello per chi lotta per l’Europa e quello per chi lotta per salvarsi. Quest’anno pensiamo a mantenere la categoria, ma tra qualche anno vorrei anch’io vedere la mia squadra giocare almeno in Conference League o farmi una trasferta a Marsiglia, ad esempio. Lo meritano soprattutto i nostri tifosi”.