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Copparoni: "Io non volevo lasciare la Sardegna ma Gigi mi convinse con il suo grandissimo carisma"

di Martina Musu

Renato Copparoni ex portiere del Cagliari, prodotto del vivaio rossoblù, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di varesenoi.it. Di seguito un breve estratto delle sue dichiarazioni sul mitico Gigi Riva.

"Noi giovani ci allenavano alle Saline, mentre la prima squadra all’Amsicora. Spesso alla fine del mio allenamento mi chiamava Scopigno, per parare le bordate di Rombo di Tuono, perché Albertosi usciva prima e Reginato aveva le "mani bollenti"  per prendere quei tiri micidiali. Allora non si usavano i guanti, potete immaginare. Allora andavo io ai pali e uscivo con i polpastrelli della dita rossi e per tre giorni dovevo fare gli impacchi. Un tiro di un attaccante allora era di 70 km orari, oggi di 120. Però mi divertivo da matti. Gigi mi ha sempre stimato ed apprezzato. Parlava spesso delle mie parate con Vicini, allora allenatore della Nazionale Juniores, e mi fece guadagnare un bell'ingaggio quando mi vendettero al Torino. Fu Riva ad accompagnarmi da Gigi Radice in quella estate in ferie in Sardegna per il passaggio dalla terra sarda a quella piemontese. Io non volevo lasciare la Sardegna dove avevo amici, fidanzata e un forte legame essendo sardo doc. Ma Gigi mi convinse, con il suo grandissimo carisma."


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