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Cerchione duro su Saelemaekers: “La sua sceneggiata è dieci volte peggio di Folorunsho”

di Martina Musu

Il Monday Night tra Torino e Milan ha regalato spettacolo, gol e inevitabili polemiche. Nel 3-2 rossonero, a finire sotto la lente non è stato soltanto l’assist decisivo di Alexis Saelemaekers, ma soprattutto un episodio che ha infiammato il dibattito sui social e nelle trasmissioni sportive.

Al 56°, dopo un contatto di gioco con Faustino Anjorin, il belga è rimasto a terra per alcuni secondi, reagendo in maniera plateale a un fallo sì esistente, ma non particolarmente duro. La sua sceneggiata — grottesca agli occhi di molti — ha probabilmente influito sulla decisione dell’arbitro, che ha ammonito il centrocampista granata. Le immagini hanno fatto il giro dei social in pochi istanti, scatenando commenti e critiche.

Tra le voci più nette c’è quella di Luca Cerchione,giornalista, che su X ha espresso un giudizio severo sul comportamento dell’esterno rossonero: “Premessa: il calcio NON deve essere un modello; i calciatori sono esseri umani e, da tali, sono fallaci. La sceneggiata di Saelemaekers è dieci volte peggio di quanto fatto da Folorunsho perché, nel rettangolo verde, un maleducato fa meno danni di un antisportivo”.

Un paragone forte, che richiama il caso Folorunsho, altro episodio che ha monopolizzato l’attenzione nell’ultimo turno di Serie A. Nel rovente Cagliari–Roma, infatti, il centrocampista sardo si è reso protagonista di pesanti insulti rivolti alla madre di Mario Hermoso. Un labiale inequivocabile, immortalato dalle telecamere, che ha generato indignazione e polemiche. A fine gara, però, lo stesso Folorunsho ha pubblicamente chiesto scusa: “Solo dopo la partita ho rivisto le immagini di quanto successo: non posso che chiedere scusa. In campo l’adrenalina ha preso il sopravvento… Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso”.

Due episodi diversi, ma entrambi simbolo di come tensione e adrenalina possano portare i calciatori a gesti eccessivi, discutibili o antisportivi. Per Cerchione, resta chiara la differenza tra maleducazione verbale — comunque grave — e comportamenti che possono falsare una partita. E il dibattito, tra moviole e social, è destinato a proseguire ancora a lungo.


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