Cecchi: "I tifosi di Fiorentina, Cagliari e Samp devono sognare l'impossibile. La Champions League ha aumentato il divario con le big"
Il giornalista Stefano Cecchi, ai microfoni di Radio Sportiva, si è focalizzato sul divario creatosi tra le big del campionato e altre squadre storiche come Cagliari, Fiorentina, Sampdoria e Verona, che da anni non riescono a competere con le grandi. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Il tifoso della Fiorentina, il tifoso del Cagliari, il tifoso della Sampdoria, il tifoso del Verona non deve credere all'improbabile, ma deve sognare l'impossibile, perché è lì che si manifesta il vero sogno. Parlando della Fiorentina, posso dire che da un certo punto in poi, precisamente dopo la finale di Coppa dei Campioni Sampdoria-Barcellona, si è chiuso un mondo e ne è iniziato un altro. Quel nuovo mondo è quello dei soldi enormi della Champions League. Anche senza aver creato una Superlega ufficiale, il calcio è stato plasmato da qualcosa che di fatto è diventata una Superlega: i soldi enormi provenienti dall’ipertrofia televisiva hanno creato un solco incolmabile tra le squadre che partecipano sempre alla Champions e quelle che non riescono ad accedervi.
Un tempo c'era il presidente illuminato, come il presidente del Verona, o personaggi come Mantovani della Sampdoria e Arrica del Cagliari, che con l'intuizione giusta riuscivano a colmare quel gap economico con un'annata eccezionale o un giocatore azzeccato. Oggi, invece, il divario è talmente vasto che è difficile immaginare una squadra “minore” che possa competere.
Eppure c'è un'eccezione: l'Atalanta. Negli ultimi anni ha dimostrato che è possibile seguire una strada diversa, basata sulla bravura e sull’intuizione. L'Atalanta è riuscita a crescere grazie a investimenti mirati, individuando giovani talenti, facendoli maturare e vendendoli a cifre enormi. Questo approccio, pur difficile, rappresenta una speranza, una luce nel mondo del calcio di oggi.
Ricordo che prima dell'avvento della Champions League le squadre che potevano aspirare a vincere lo scudetto erano numerose, mentre oggi si sono ridotte a poche. La "falsa Superlega" della Champions ha creato un divario economico incolmabile: chi vi partecipa diventa sempre più ricco, e la forbice tra ricchi e poveri del calcio si allarga continuamente. In Inghilterra è successo un miracolo con il Leicester, ma anche lì il sistema è diverso, grazie a una distribuzione più equa dei diritti televisivi che attenua il divario".