Cecchi difende Mina: "Trascinatore e capopopolo, non gioca mai per lo 0-0. Non è che devi calpestarlo perché ti sta antipatico"
Intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva, il giornalista Stefano Cecchi ha "difeso" Yerry Mina, "reo" secondo alcuni, di aver provocato Ante Rebic in occasione dell'espulsione di quest'ultimo in Cagliari-Lecce. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Io difendo Yerry Mina per più motivi. Secondo me rappresenta l’idea di uno che gioca per difendere la causa. Yerry Mina non gioca mai per fare 0-0, è il primo dei tifosi della sua squadra. A volte va oltre le righe e trascende in quanto a partecipazione emotiva alla partita, ma è un fatto positivo. Un tempo esaltavamo Chiellini perché dava l’idea che la sua dedizione alla causa fosse totale. Mina è un trascinatore e un capopopolo e, finché in campo non trascende dal punto di vista del regolamento, non c’è nessun problema. Le ultime due espulsioni, quelle di D’Ambrosio e Rebic, sono sacrosante e in esse Yerry Mina non c’entra nulla. Non è che perché tu mi stai antipatico, allora mi calpesti il braccio come ha fatto Rebic! Così si perde il senso della misura. Anche D’Ambrosio a Monza lo pesta volontariamente. Mina non intercetta grandi simpatie nel mondo del calcio, ma non è che devi calpestarlo. Mina rappresenta un mondo antico di calcio che oggi questa sterilità del calcio ha cancellato. Quanti avversari ci sono stati, che tanti giocatori non potevano vedere? Basti pensare allo stesso Chiellini, Pasquale Bruno, Materazzi o Sergio Ramos. Sono tutti giocatori, come Mina, che si dedicano totalmente alla causa e lo fanno nei termini del regolamento: non è che devi calpestarli".