Casini: "Il Cagliari deve avvicinarsi in fretta a quota 20. Più cattiveria e cinismo, anche giocando peggio"
Lele Casini è intervenuto ai microfoni di Radiolina per fare il punto della situazione in casa Cagliari. Di seguito le sue parole, sintetizzate dalla redazione di TuttoCagliari.net: "C'è rammarico. Pisacane ha parlato di ingenuità, probabilmente legate anche alla giovane età di molti ragazzi. Un’analisi che condivido pienamente, così come condivido il commento di Enrico Pilia in prima pagina su L'Unione Sarda: servirebbe più cattiveria. Forse giocare anche peggio, ma con maggiore cinismo. Ieri questo è mancato.
Il Cagliari aveva la partita in mano. Ci sono stati almeno due contropiede in superiorità numerica in cui sembrava quasi si potesse entrare in porta con il pallone. Sarebbe bastato giocare più di squadra e meno individualmente. Invece si è spesso cercata la soluzione personale, il tiro da fuori, che non si è rivelato la scelta giusta. Ci sono comunque aspetti positivi. I primi gol in rossoblù di Kılıçsoy, il turco, che ha trovato ampio spazio anche mediaticamente, con le sue prime parole in conferenza stampa, seppur in lingua madre, ma apprezzate per atteggiamento e personalità. E poi Folorunsho. Proprio la sua situazione, però, desta un po’ di preoccupazione. Nella giornata di oggi si cercherà di capire meglio l’entità del problema: quella subita non sembra essere solo una botta, ma potrebbe esserci anche una lieve distorsione o distrazione al ginocchio. Sarebbe fondamentale averlo a disposizione per la prossima trasferta di Torino":
Tornando ancora al commento di Enrico Pilia su L’Unione, leggendo tra le righe emerge un concetto chiaro: se il Cagliari non mette in campo carattere, cattiveria e fisicità e allo stesso tempo non vince, allora le preoccupazioni finiscono per spazzare via orgoglio e ottimismo.
"E le preoccupazioni ci sono, perché il Cagliari sta lasciando per strada troppe occasioni. A Bergamo la partita era in mano, contro la Juventus si era in vantaggio. È vero, è arrivata la vittoria contro la Roma, e contro il Genoa l’errore di Caprile è stato probabilmente l’unico visto in un anno e mezzo, ma restano punti persi: due contro il Genoa, due contro il Pisa. Quattro punti pesanti, soprattutto contro dirette concorrenti. Senza dimenticare la gara col Sassuolo, giocata male. L’aspetto positivo resta la classifica, che per ora sorride ancora. Mancano tre giornate, non semplici: le trasferte contro Torino e Cremonese, in mezzo la gara casalinga del 2 gennaio contro il Milan. Bisogna però fare punti e avvicinarsi a quella quota 20, che resta l’obiettivo auspicabile".