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Barella: "Sono sardo, gioisco e soffro più degli altri. Riva? Conosciuto solo a 17 anni.."

di Federico Paparusso
Fonte: cagliaricalcio

Il centrocampista del Cagliari, Nicolò Barella, ha rilasciato un'ampia intervista a SportWeek. Questi alcuni dei passaggio più importanti riportarti dal sito ufficiale del club rossoblù: “Il pallone è arrivato a 3 anni e mezzo, alla scuola calcio “Gigi Riva”. Ovviamente a quell'età era solo per divertirmi. Uno o due anni dopo mia mamma mi portò a pallacanestro perché nella sua famiglia ci avevano giocato tutti ma in palestra ero l'unico che calciava il pallone contro il muro. Così tornai alla “Gigi Riva”. Lui l'ho conosciuto solo a 17 anni. Mi disse “Ti ho visto giocare, continua così”. Trovai la forza di rispondergli: “grazie”.

“Nascere e crescere su un'Isola significa sentirsi parte di un popolo. Una sensazione che avverto quando gioco: a spingermi non è solo il tifo, ma la passione di una comunità intera. Più degli altri gioisco delle vittorie e soffro nelle sconfitte. So che la gente vorrebbe sempre di più da me, ma deve sapere che, anche quando faccio male, ho dato tutto. Posso sbagliare un passaggio, mai l'atteggiamento”.

 


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