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Torres, Garau: "Lo scorso anno siamo arrivati secondi, se vogliamo migliorare dobbiamo arrivare primi"

di Paola Pascalis

Pierpaolo Garau, ex estremo difensore della Torres e oggi preparatore dei portieri del club sardo, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione A Tutta C:

Ci puoi raccontare questo inizio di stagione estremamente positivo?
“Sicuramente lo scorso anno abbiamo vissuto una bellissima annata, confermarsi non è mai facile ma è frutto di tanto lavoro, di grossi sacrifici della società e di tutto l’ambiente. Mi riferisco a tutto ciò che circonda il mondo Torres, dietro una squadra di gioco non c’è solo il rettangolo di gioco. Questo lavoro è partito tre anni fa con il cambio di società, si è fatto un grosso lavoro. Non dico che siamo partiti da zero, ma si è partiti dal dilettantismo e la scalata è stata rapida. Il professionismo porta a dei miglioramenti obbligatori, i complimenti vanno fatti alla proprietà. Vogliamo essere una realtà importante del professionismo e si lavora verso questo obiettivo”.

Qual è l’obiettivo stagionale della Torres?
“La società ha costruito anche credibilità, non ha mai fatto voli pindarici e ha sempre cercato di guadagnarsi tutto con lavoro e sacrificio. Non è mai stato dichiarato il primo posto come obiettivo, ma abbiamo sempre posto le basi per migliorarci. Lo scorso anno siamo arrivati secondi, se vogliamo migliorare dobbiamo arrivare primi. L’obiettivo è migliorarci a livello di società e di gruppo, a livello di struttura per crescere ancora e mettere le basi per un futuro solido nei professionisti. Lo merita Sassari e lo merita la società”.

Come convivono le realtà di basket e calcio in quel di Sassari?
“Il basket e il calcio hanno sempre avuto un ruolo importante qui a Sassari. C’è spazio per entrambi, la Torres è sempre stata nel tessuto sociale, ha una grande storia ed è sempre stata vissuta in maniera forte. È tornato l’entusiasmo, non si è creato da zero. C’era voglia di rivivere il bel calcio, ci sono stati anni difficili, ma volevamo rivivere partite come quella che ci sarà domenica con la Ternana. La città ha risposto alla grande e ci sono grandi aspettative, il tifoso deve sognare come è giusto che sia e noi vogliamo sognare con loro”.

Quali sono le favorite per il girone B?
“Dopo queste prime nove giornate la verità è che mi sono fatto la mia idea. La Ternana mi sembra la più attrezzata a livello di organico, i numeri parlano chiaro nelle ultime cinque partite. Penso sia la più accreditata, poi non posso non citare il Pescara con un allenatore di grande esperienza. Le altre siamo lì, sono sicuro che faremo un ottimo campionato e daremo fastidio a queste due squadre che sembrano più attrezzate”.

Come ti trovi nel ruolo di preparatore dei portieri? Zaccagno che portiere è?
“La mia carriera è iniziata già da qualche anno, ho iniziato a prendere i patentini nel 2019 perché questo ruolo mi ha sempre affascinato. Ho voglia di crescere e migliorare, entrare a fare di uno staff come quello della Torres è un grande punto di partenza per la mia carriera e proverò ad arrivare più in alto possibile. Spero di farlo con la Torres perché è la squadra che tifo da bambino. Zaccagno penso sia un grande portiere, qui a Sassari ha trovato la sua dimensione. C’è grande fiducia in lui, può fare quello step di crescita che può proiettarlo verso categorie maggiori”.

Hai visto ragazzi italiani che possono avere un futuro ambizioso?
“C’è stato un periodo in cui venivano apprezzati i portieri stranieri perché sono stati più bravi ad abbracciare il cambiamento del gioco. Abbiamo sempre pensato di essere i più forti tecnicamente e non ci siamo adattati a quello che è il coinvolgimento nel gioco di squadra e nel gioco con i piedi. Il portiere lo alleniamo molto bene tecnicamente qui in Italia, ma poi bisogna fare uno step nel coinvolgimento perché il calcio moderno chiede questo. Di materiale ce n’è veramente tanto, la Serie C è un bellissimo serbatoio perché ci sono tanti portieri giovani. In questi due mesi ho avuto il piacere di vedere il portiere del Benevento Nunziante, è un ragazzo del 2007 ed è titolare in Serie C. È giovanissimo, Benevento aveva Paleari lo scorso anno e lo ha sostituito con un ragazzo del vivaio. L’esempio più bello può essere proprio questo e spero che lo vedremo tra qualche anno anche in Serie A, ne ha tutte le potenzialità”.

Cercherete di migliorare in fase difensiva vista la sfida di domenica con la Ternana?
“Ci sarà un occhio di riguardo maggiore, ci dispiace che stiamo prendendo qualche gol di troppo. Possiamo migliorare tanto sulla fase difensiva, lo scorso anno la difesa ha fatto la differenza e vogliamo tornare su quei livelli. Farlo domenica nella sfida con la Ternana sarebbe il massimo, lavoreremo tanto sui dettagli che alla fine fanno la differenza”.


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