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SCUFFET a "Domus Rossoblù": "A Cagliari mi trovo benissimo. Oggi dovremo lottare"

di Vittorio Arba

Simone Scuffet, portiere del Cagliari, ha rilasciato un'intervista sulle pagine del magazine ufficiale del club "Domus Rossoblù". Di seguito le sue parole:

Come stanno andando questi primi mesi in Sardegna?

"Molto bene, sapevo di arrivare in una piazza calda, con grande passione per questa squadra. Amici e colleghi che hanno avuto a che fare con questo ambiente mi avevano raccontato le migliori cose di Cagliari e del Cagliari, non sbagliavano. Ho trovato una città a misura d'uomo, dove non manca niente
per godersi i momenti di relax e l'entusiasmo dei tifosi, appassionati ma discreti e rispettosi. E poi un gruppo forte, sano, con un mister che non ha bisogno di presentazioni qual è Claudio Ranieri".

Dal punto di vista personale:
inizio "alle spalle" di Boris, ora sei tu il titolare. Ci racconti questa situazione?

"Il calcio è questo. Il mister e lo staff prendono le decisioni e sta a noi farci trovare pronti sfruttando le opportunità,
senza rivalità ma con quella sana concorrenza che fa bene al collettivo e funge da stimolo per tutti. Lavoriamo
bene con Walter Bressan, che è un preparatore molto bravo: il Mister ha spesso ribadito di sentirsi tranquillo con
gli estremi difensori che ha a disposizione: la fiducia di un tecnico di questa caratura è qualcosa di speciale per me e i miei compagni. Sta poi a noi
ripagarlo sul campo e dimostrare le nostre qualità".

La Sardegna e il Friuli: due terre con tante similitudini...

"Vero. L'orgoglio e l'attaccamento alla propria identità, unica per tanti motivi. Ci
sono molte affinità. Il Friuli non è un'isola lontana dalla terra ferma come la Sardegna, ma anche da noi ci sono
molte peculiarità che lo rendono senza eguali. Mi fa molto piacere avere incontrato la realtà sarda, sia per quan-
to riguarda il campo che per tutto ciò che lo circonda a livello umano e paesaggistico".

Torniamo al campo: arriva l'Empoli. Siamo in una fase calda della stagione...

"E dobbiamo essere pronti. Ogni gara fa storia a sé, il passato conta poco se non come insegnamento per evitare errori e disattenzioni che sin qui ci sono costati punti pesanti. Abbiamo dimostrato
di essere squadra. Spesso abbiamo meritato di più, ma se non siamo riusciti a concretizzare è una nostra responsabilità e significa che occorre
migliorare. Sotto con l'Empoli, squadra preparata che ha sin qui un percorso simile al nostro. Dovremo lottare, con la spinta del nostro stadio che nelle ultime gare interne è stato decisivo".


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