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Chiara Bevilacqua (RFV): "La difesa della Fiorentina dovrà essere impeccabile"

di Giancarlo Cornacchia

Ai nostri microfoni è intervenuta la collega di Radio Firenze Viola, Chiara Bevilacqua. Altamente esperta delle vicende viola, le abbiamo posto tre domande sulla gara di domani contro il Cagliari: 

Come arriva la Fiorentina alla gara contro il Cagliari, specie dopo l eliminazione dalla Coppa e da quanto accaduto a Bove?

"La Fiorentina, prima della gara con l’Inter, aveva la possibilità di battere dopo 64 anni il record di otto vittorie consecutive in serie A. Questo dato evidenzia come la formazione di Raffaele Palladino fosse reduce da un ottimo periodo, in termini di condizione ma anche di risultati. Quanto successo al sedicesimo minuto della partita contro i nerazzurri ha sicuramente avuto un forte impatto sul gruppo, scuotendo l’intero mondo del calcio. A tal proposito infatti il mister ha voluto rivedere le scelte per la sfida casalinga contro l’Empoli di Coppa Italia. Un aspetto da non sottovalutare perché ribadisce come, in un momento complesso come questo, sia fondamentale gestire prima di tutto il lato umano dei calciatori presenti nella rosa. Come reagirà la squadra resta un’incognita, fatico a credere esistano regole universali per situazioni delicate come questa proprio perché si parla di uomini, non di macchine. E sappiamo come ciascuno di noi reagisca ai traumi e li elabori in maniera differente. Non mi piace pensare all’uscita dalla Coppa Italia ai rigori come ad un qualcosa di strettamente connesso ai fatti di domenica 1 dicembre. La Fiorentina ha pagato ingenuità ed errori dei singoli. Durante i novanta minuti e dal dischetto. Qualche singolo é apparso indubbiamente sottotono, resta comunque azzardato sentenziare su quanto visto in quella partita. Nella stagione passata, proprio ai rigori contro Parma e Bologna (dopo prestazioni non eccellenti) era invece riuscita a passare il turno. A dimostrazione di come la sorte a volte sia favorevole e altre, invece, avversa. Scendere in campo a distanza di tre giorni dal forte trauma vissuto, su espressa richiesta di Bove, non sarà stato semplice ma speriamo sia servito a rompere il ghiaccio e tornare a concentrarsi sul calcio giocato".

Sulla carta l'avversario è assolutamente abbordabile, ma esiste il rischio che, visti i tanti risultati utili, la squadra possa snobbare l'impegno?

"L’atteggiamento con cui la Fiorentina approccia una sfida é un tema molto caro anche al tecnico che ribadisce come lavorino molto duramente per non commettere errori di questa natura. Errori che abbiamo avuto modo di vedere in Conference League, basti notare i risultati nei primi tempi in quello specifico contesto. In campionato, dopo un avvio in salita dovuto anche alle tempistiche di mercato e ad uno schieramento difensivo che non sembrava calzare a pennello a questo gruppo, si è visto raramente un passo falso in tal senso. Proprio a causa della consapevolezza maturata nella gestione della gara e grazie alla capacità di leggere ogni avversario, a prescindere dall’assetto tattico, raccontiamo di una Fiorentina più matura quest’anno rispetto alle precedenti stagioni. Stagioni nelle quali capitava di inciampare su quei terreni che, sulla carta, sembravano i più semplici. Siamo tutti consapevoli di come, a fine anno, siano proprio i punti persi con le squadre abbordabili a portare la piazza a mangiarsi le mani quando si parla di occasioni sprecate o obiettivi sfumati. Per lottare ai vertici diventa imprescindibile compiere questo step di crescita. Il poter vantare alcune individualità di grande spessore, per esperienza e qualità (penso a De Gea ma anche a Gosens, o a Gudmundsson che ha svoltato la partita e la stagione entrando contro la Lazio nel secondo tempo) credo aiuti sotto tanti aspetti. Anche in quello dell’atteggiamento".

La Fiorentina dovrà temere qualcosa del Cagliari?

"Il Cagliari é una squadra in un discreto stato di forma, che sicuramente affronta la stagione con un obiettivo sportivo differente rispetto alla Fiorentina. La classifica attuale della serie A dimostra come bastino uno o due risultati per stravolgere, nel bene e nel male, la situazione. Un campionato così aperto consente di vivere in maniera differente le sfide con squadre che occupano posizioni inferiori. Un aspetto curioso della sfida di domani é come il passaggio alla difesa a quattro abbia rappresentato il punto di svolta sia per Palladino sia per Nicola. Se si parla di individualità, nella formazione sarda spiccano, tra tutti, Piccoli (nome che stuzzica i tifosi della Fiorentina quando si menziona il mercato di gennaio e il ruolo di vice Kean, nello specifico.) ma anche Zortea o Marin. A tal proposito saranno le fasce a determinare l’andamento della gara di domani e la capacità, da parte dei viola, di limitare il raggio d’azione del regista rumeno. La Fiorentina dovrà essere impeccabile in fase difensiva, soprattutto in occasione dei tanti corner che il Cagliari riesce a guadagnare. Sarà fondamentale, poi, che il centrocampo viola riesca a reggere la fisicità degli avversari perché questo è un aspetto che rende la squadra di Palladino vulnerabile, a seconda degli interpreti che sceglie per l’undici titolare. L’assenza di Bove incide tantissimo sull’equilibrio che questa squadra era riuscita a raggiungere proprio grazie all’apporto di un giocatore così utile quanto versatile. Dovrà essere bravo il mister a capire come sfruttare al meglio l’organico a disposizione per far sì che si possa continuare a proporre quella manovra offensiva tanto efficiente".


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