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Un Cagliari d'assalto con i terzini d'attacco. Zappa croce e delizia: vecchie lacune e gol ai detrattori. Zortea in versione inedita

di Sergio Demuru

di Sergio Demuru

Quando segnano i terzini è un momento inusuale. Un attimo fuggente. Sicuramente irriverente nei confronti degli avversari, ma estremamente redditizio. Il Cagliari lo ha sperimentato, eccome, sulla propria pelle. Zortea e Zappa si sono resi protagonisti, nell’ultimo turno contro il Milan, di una prova maiuscola in quelle che dovrebbero essere le prerogative di attaccanti puri. Hanno tirato fuori dal cilindro colpi inattesi e per questo maggiormente graditi al pubblico della “Unipol Domus”, che è sobbalzato per le prodezze di chi meno te lo aspetti. E non tanto per la seconda rete cagliaritana, nata da un errore difensivo del milanista Fofana, e che comunque andava finalizzata poichè Zappa ha trovato l’angolazione giusta beffando in uscita un portiere scafato come Maignan, quanto per le altre due. Ha stupito la coordinazione di entrambi nel colpire la sfera nel modo giusto, mettendo fuori causa l’estremo difensore.

Di Zappa si è disquisito tantissimo in questi quattro anni che è a Cagliari. Trattasi di un giocatore più portato ad offendere. Le sue discese sulla catena destra hanno soddisfatto le esigenze degli allenatori che lo hanno avuto alle loro dipendenze e che lo hanno sempre messo in campo. Certo, gli manca ancora la qualità nella misura dei cross, ma con l’andare del tempo si è costruito una sua dimensione e si è reso utile alla squadra. Quello che gli manca è la fase difensiva. Si applica, cerca di sopperire a quelle che sono le sue difficoltà in marcatura e talvolta riesce a rendersi utile.

In alcune circostanze nel corso delle stagioni trascorse in rossoblù, spesso non ha fatto la “diagonale” in maniera perentoria causando danni irreparabili. Resta però negli occhi la sua costanza nello spingere e si è scoperto finalizzatore sopraffino proprio contro il Milan. Un “eurogol” a pochi minuti dalla fine che ha sancito il pareggio contro una squadra reduce da una clamorosa impresa in Champions League a Madrid. Una coordinazione inaspettata nel colpire la sfera che si è insaccata laddove il portiere avversario non poteva arrivare. Mai nessuno, e tantomeno i difensori milanisti, avrebbe pensato ad una rete del genere. Un gol che lo ha fatto rappacificare con i suoi detrattori, ed erano tanti, che non lo considerano adatto per questi livelli, ma vedono in lui solo un mestierante, adatto magari per una squadra di serie B.

Differente il discorso per Zortea. Un giocatore abile nelle sovrapposizioni e negli inserimenti offensivi, ma non propriamente un goleador. Nel corso delle precedenti annate fra Bergamo, Cremona e Frosinone non ha mai mostrato particolare “feeling” con il gol. A Cagliari quest’anno ne ha già realizzati due. Alla stregua di un attaccante puro. A Parma addirittura di testa. Certamente un biglietto di presentazione non trascurabile.


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