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SUONARE LA VIOLA

di Vittorio Sanna

 di Vittorio Sanna

Suonare la Viola per il Cagliari non è mai stata cosa facile, in particolare nello scenario dell’Artemio Franchi. Compito difficile che però non può impaurire chi vive lo sport nel modo giusto, sapendo che l’aspetto più importante è esprimere al massimo il proprio potenziale per poter accettare qualsiasi tipo di risultato, riconoscendo anche il valore dell’avversario, ma solo a fine partita. Il Cagliari di Nicola lo sta trasferendo nel DNA lo spirito coraggioso e audace che gli permette di non scansarsi ed ecco che anche le partite impossibili diventano un’opportunità di crescita e magari, per fare punti.

È una viola scordata quella che arriva dalla settimana. L’episodio drammatico che ha coinvolto Edoardo Bove, l’uscita di scena dalla Coppa Italia per mano dell’Empoli, dicono di una fragilità che però va sollecitata, messa appunto alle corde. Compito dei rossoblu è non temere, proporre il proprio gioco, cercare l’intesa migliore, sapersi aiutare in tutte le zone del campo. Nicola non ha Lapadula a disposizione e questo gli scioglie un dilemma in più legato all’attacco, soprattutto al tentativo di trovare nuove soluzioni e rivalorizzare calciatori che finora non sono riusciti a esprimere il meglio di sé. Piccoli ritorna ad essere il perno avanzato.

Con Pavoletti ha saputo interpretare il ruolo anche in coppia, favorendo la liberazione di Luvumbo che preferisce affrontare difensori esterni e non quelli corazzati che stanno al centro, se non arrivando in velocità dentro l’area. È un tema di quelli che forniscono alternative durante la gara. In avvio non è escluso che ci sia un’unica punta con i tre trequartisti chiamati a trasformare il modulo a seconda della fase, dando protezione a difesa e centrocampo in occasione del non possesso di palla. Pertanto si può azzardare a 30 ore dalla gara e prima della conferenza stampa del tecnico rossoblu, che davanti a Sherri ci saranno i soliti quattro, Zappa, Mina, Luperto e Augello.

Molto probabile che si ricomponga la coppia di centrocampo Makoumbou e Adopo. Nella trequarti i maggiori dubbi con Felici che concorre con Zortea, Viola con Gaetano e lo stesso Gaetano con Luvumbo e ancora Felici. Ampia scelta per cercare di trovare un tema nuovo e soprattutto per innescare il pericolo che sappia essere un deterrente all’attacco scontato dei padroni di casa. 

Occhio anche allo stile arbitrale, senza farsi prendere dalla scaramanzia. Marco Piccinini di Forlì ha visto il Cagliari vincere dal campo in una sola lontana occasione su dieci incontri. In linea con le percentuali storiche in terra viola. Come dire, che bisogna tentare di sconfiggere l’una e l’altro. Senza paure o esitazioni. Inizio del match con il boccone in bocca  o con il piatto fumante, alle ore 12,30 di una ormai tradizionale domenica  


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