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Scusate il ritardo: Jankto e Lapadula salgono sul treno-salvezza alla fermata di Empoli

di Sergio Demuru

di Sergio Demuru 

Pianificare la volata finale. Ranieri ha puntato il dito verso quello che sarà lo sprint definitivo. E, segnatamente, si attende che facciano un salto di qualità alcuni elementi presenti in rosa come Lapadula o Jankto. Entrambi il tecnico di Testaccio li ha inseriti nella formazione titolare ad Empoli e la risposta è stata più che positiva, al punto che la rete della vittoria in Toscana è stata messa a segno proprio da Jankto. Mentre Lapadula ha comunque fornito una prestazione positiva, proponendosi in tutto il fronte offensivo.

Al netto della prova in casa empolese per un motivo o per un altro, i due giocatori non stanno rendendo, nel complesso della stagione, per quello che effettivamente potrebbero dare considerate le loro caratteristiche tecniche. In particolare per infortuni vari: soprattutto l’attaccante italo-peruviano non è ancora riuscito a lasciare il segno.

È anche vero che Lapadula nella massima serie non ha mai brillato a livello di realizzazioni, considerato che le sue massime espressioni le ha ottenute fra i cadetti, con punte importanti. In A invece ha spesso stentato, se si eccettua la stagione 2019-‘20, laddove riuscì a realizzare 11 reti in 25 gare a Lecce, ma con un’annata che culminò in maniera disastrosa, con la retrocessione della compagine salentina. Poi le esperienze al Milan ed al Genoa senza grandi acuti. Lo scorso anno, per la seconda volta in carriera, si è fregiato del titolo di capocannoniere in serie B (21 reti in 36 presenze), risultando uno dei trascinatori del Cagliari nell’esaltante cammino che portò la formazione rossoblù a compiere il salto nella massima serie. Il mister attende ora che Lapadula possa tornare sano per un “rush” finale nel quale ci sarà bisogno dei suoi gol.

L’altro giocatore sul quale Ranieri punta parecchio è proprio Jankto. Arrivato dalla Sampdoria su esplicita richiesta proprio dell’attuale tecnico cagliaritano, sinora ha vissuto un po’ ai margini. Un andirivieni fra campo e panchina che non ha certo giovato alla qualità delle prestazioni. Jankto è un giocatore per certi versi atipico, può giocare in vari ruoli, senza peraltro eccellere nel rendimento. La sua dote riconosciuta è quella duttilità che gli permette di muoversi in campo con disinvoltura e centrare il bersaglio alla bisogna, come è appunto avvenuto ad Empoli. Soprattutto in blucerchiato ha raggiunto uno standard di rendimento tale che ha consentito al Cagliari di virare sulla sua figura in estate quando la società rossoblù pensò ad un centrocampista di qualità.

Purtroppo la realtà dell’attuale stagione non è stata pari alle aspettative. Al momento Jankto ha messo insieme 15 presenze in maglia cagliaritana, con prestazioni tutt’altro che esaltanti. Adesso è il momento di tirar fuori quelle che sono le virtù non ancora emerse. Sia per Jankto, ma anche per Lapadula, ci sarà da compiere quello “step” in avanti in modo da rispondere alle sollecitazioni. Passa anche dalle loro parti il treno che conduce alla salvezza.


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