PICCOLI E FELICI
di Vittorio Sanna
Basterebbe anche solo confrontare la classifica di questa stagione per essere felici. Quattro punti in più, 14 a 10, mica poco, il 40% di miglior rendimento. Ma è soprattutto l’idea che la differenza l’ha fatto un attimo sotto controllo, l’azione in più concessa a Roberto Piccoli prima del cambio che forse è stata l’ennesima scelta incompresa della partita. Il Cagliari ha vinto, viva il Cagliari, che altre volte non ha vinto giocando decisamente meglio. Ieri sera Davide Nicola ha messo la squadra a correre con handicap, cercando di valorizzare singoli finora deludenti e trovare strategie alternative per non diventare troppo prevedibile agli occhi degli avversari. Scelte discutibili ancor prima di vederne i risultati: i due palleggiatori di centrocampo insieme, con scarsa propensione all’interdizione; Lapadula a togliere profondità e libertà d’azione a Piccoli, una delle certezze di questa frazione di torneo. Risultato? Un centrocampo fragile che ha perso tantissimi duelli e palloni a centrocampo, un terminale instabile con Piccoli schiacciato verso la difesa e Lapadula evanescente a dirigere il traffico dei compagni indicando loro di andare di qua o di là.
Il rimedio è stato il doppio cambio Viola per Lapadula e Felici per Zortea, anche lui poco propenso a ringhiare e a accelerare la giocata. Felici ha finalmente esploso il suo potenziale e Piccoli per un quarto d’ora ha fatto la prima punta. È bastato per realizzare il gol vittoria, giusto in tempo prima degli altri cambi che ne avrebbero cancellata la precedente valida lettura. Il Cagliari ha sofferto, addirittura ha temuto, facendo melina e giocando all’indietro invece che cercare l’affondo. Piccoli quindi ma felici, grazie anche al contributo di un colossale Yerry Mina pronto sempre a fare la guerra e al sacrificio atletico un po’ di tutti, che hanno forse capito che con gli arbitri del momento il fallo è molto più probabile non venga fischiato e quindi, gioca senza tenere conto dell’arbitro, come se non ci fosse, come effettivamente talvolta non c’è stato.
Domenica prossima si pranza. Ore 12,30, ci sarà una bella Fiorentina . Una grana senza rucola che si può comunque affrontare con il coltello fra i denti e sempre pronti a pungere. L’importante è non pensare di avere la pancia piena e ricordarsi che sono i calciatori che devono giocare per il Cagliari e non il Cagliari un mutuo soccorso per recuperare calciatori.