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NICOLA FA FIORIRE IL CAGLIARI 

di Vittorio Sanna

di Vittorio Sanna

C’è chi nel calcio pensa a raccogliere i frutti per poi dire che sono tutti suoi e chi invece preferisce seminare e veder crescere le piante perché siano esposte nei giardini più belli. Davide Nicola ha scelto il secondo mestiere, diventare un giardiniere in mezzo al giardino da far fiorire, al costo che ci si scordi il nome di chi l’ha potato, con il solo piacere di far ammirare e rendere ricco il proprio parco calciatori. Quelli che nel recente passato sembravano rami secchi sono invece oggi alberelli che hanno un’identità calcistica che si può completare e infoltire. Senza bruciare nessuno il nuovo tecnico del Cagliari si è posto l’obiettivo di esporli nel rettangolo verde per quello che sanno fare e lavorare in settimana per tutto ciò che hanno da imparare. Contro la Roma li abbiamo visti tutti a proprio agio, sereni e concentrati, sicuri di se e pronti a spendersi per la squadra. Si è scoperto che Wieteska è un buon difensore se attacca la palla invece che indietreggiare timoroso.  Azzi ha svolazzato con la sua sete di dribbling nella corsia destra, quella del suo piede preferito. Marin e Prati hanno verticalizzato invece di danzare un noioso e lento tip tap all’indietrocon i difensori. Luvumbo piazzato al centroe non in un angolo come mina vagante e Piccoli a creare spazio e profondità. Uno schieramento che aveva come primo obiettivo non fare brutta figura e come secondo, sfruttare a pieno ciò ogni calciatore può dare.

Benzina in autostima e fiducia per il lavoro in settimana dove il cantiere rimane aperto e i colpi di martello e di pialla dicono di altre strutturetattiche e di rifiniture tecniche individuali che possono far crescere la squadra. Divertendosi, a petto gonfio e sguardo fiero e non con le orecchie abbassate di chi sente il proprio leader decantare gli avversari e pregare per la sorte dei propri uomini.

Aria nuova, aria di crescita, aria respirabile che punta prima di tutto al miglioramento e solo conseguentemente al risultato, come detto dallo stesso Nicola nella conferenza stampa della vigilia di partita. Passo dopo passo la filosofia che punta a scalare le classifiche di merito e a rafforzare il potenziale di ogni singolo protagonista. Un giovane maestro per didattica e metodologia. 

Ora il Como, un mese dopo l’amichevole. Un termometro affidabile dei progressi rossoblu, in un pomeriggio che sarà sostenuto dal solito meraviglioso pubblico, il vero fuoriclasse del panorama calcistico della serie A. 


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