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Nessuna tregua armata, Cagliari bombardato. Capozucca al lavoro per accontentare Mazzarri: dal mercato prospettive di rinascita

di Sergio Demuru

Un bombardamento in bello stile. Il fine anno del Cagliari non poteva essere più scoppiettante. Penultimo posto in classifica, indice di liquidità ai minimi storici con problematici riflessi sul mercato appena iniziato, denuncia a Nandez da parte della sua ex-compagna, positività al Covid da parte dello stesso Nandez. Insomma, piove sul bagnato proprio in un momento nel quale era lecito attendersi una sorta di tregua armata in vista di quelle che saranno le mosse per tutta una serie di trattative atte a puntellare in maniera robusta una rosa in affanno.

L’indice di liquidità denunciato dalla Lega per sei società della massima serie (oltre al Cagliari anche Bologna, Empoli, Genoa, Lazio e Sassuolo) va facilmente bypassato facendo scendere notevolmente il monte-ingaggi con l’epurazione di Caceres e Godin ed operando sul mercato in maniera certosina. Per far tornare i conti il ds Capozucca dovrà cercare di piazzare il maggior numero di elementi possibile, prestiti compresi. Senza nel contempo dimenticare di rinforzare la squadra per mantenere la categoria. Sono già arrivati Lovato e Goldaniga (anche se quest’ultimo è attualmente in “stand-by” per positività al Covid) ed altre mosse sono attese nell’arco del mese.

Vi sarà da valutare il peso specifico che potrà avere il Cagliari, società notoriamente parsimoniosa nelle operazioni di scambio. Sarebbe però un errore puntare sui prestiti. La frittata è già stata fatta in estate. Meglio individuare giocatori che siano in grado di offrire certezze, essendo di proprietà. Quando si è in prestito non è la stessa cosa, subentra quella forma di lassismo che è proprio di quegli elementi che cambiano casacca ogni stagione o quasi. Il presidente Giulini si è cautelato affidando le risorse ad un personaggio esperto come Stefano Capozucca. E sarà proprio la sua figura a dirigere il tormentone di questo mese.

Individuare elementi che facciano al caso di Mazzarri, un tecnico di valore sicuro vista la sua esperienza nel guidare squadre nella massima serie, ma sinora bistrattato per non esser riuscito a far quadrare i conti. È arrivato in corso d’opera e questa potrebbe essere un’attenuante generica, ma forse i singoli componenti l’attuale rosa rossoblù non sono adatti per recepire la sua filosofia di gioco. In verità tutti i tecnici, quando hanno possibilità di pianificare la stagione, puntano su elementi che si adattino a quelle che risultano essere le caratteristiche del loro modulo. E Mazzarri non fa eccezione.

Per questo motivo il Cagliari sta provando ad accontentarlo individuando quei giocatori indicati dal tecnico. Fra questi il torinista Baselli è probabilmente quello dal maggior peso specifico. A parte il fatto che l’attuale tecnico rossoblù lo conosce per averlo avuto nella sua parentesi alla guida del Torino, però andrebbe ad occupare un posto fondamentale nella zona nevralgica, laddove il Cagliari difetta in maniera lampante, colmando eventuali partenze sempre più probabili dopo l’epurazione di dicembre.

Non solo Baselli, ma per la fase difensiva si punta ad Izzo, altro torinista in cerca di sistemazione e che andrebbe a rinforzare il reparto arretrato. Siamo agli albori di un mercato ancora tutto da scrivere. Con prospettive di rinascita per un Cagliari in depressione, causa mancanza di risultati. Ma guai ad alzare bandiera bianca, il messaggio che deve partire è quello di una pronta riscossa. La tempistica c’è. Del resto Semplici, nella passata stagione, compì una sorta di miracolo italiano nel breve volgere di un mese. Mazzarri ha maggiori margini di movimento.


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