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Mercato agli sgoccioli: il Cagliari a caccia degli ultimi colpi-salvezza. Incognita attacco, servono qualità e gol

di Sergio Demuru

di Sergio Demuru

Il piede su due staffe. Da una parte l’approccio con le gare ufficiali, cominciate con la qualificazione del Cagliari al prossimo turno di Coppa Italia ai danni di una Carrarese comunque discreta, nel contempo occhio vigile ad un mercato che sta entrando nel vivo.

La seconda metà di agosto potrebbe portare definitivamente linfa positiva in una rosa come quella rossoblù, che di sicuro va infoltita qualitativamente per poter affrontare la stagione non tanto di livello superiore a quelle che sono state le aspettative degli ultimi anni, quanto per potersi accomodare in una posizione più tranquilla di classifica.

Riuscire a mantenere la categoria è oramai una tiritera che si sente da tempo. Soprattutto per una società come quella cagliaritana, che deve fare giornalmente i conti con le entrate e le uscite. L’addio di Nandez a parametro zero è stata una botta, ma risparmiare sul copioso stipendio che mensilmente veniva elargito all’uruguaiano fa bene alla casse sociali.

Certo, ci sono all’interno della rosa ancora alcuni ingaggi corposi, come ad esempio quello di Mina, ma non tali comunque da far venire il mal di testa al ds Bonato, il quale è sempre sul pezzo per far bilanciare i conti.

Si attende la partenza del campionato. Pronti via e ci sarà subito la Roma alla “Unipol Domus”. Una formazione di prima fascia che forse sarebbe stato meglio incrociare a stagione più avviata, quando la condizione si sarebbe posizionata a livelli più consoni. È vero che, come sentenziano tutti gli allenatori, prima o poi bisogna affrontarle tutte, ma può variare la tempistica.

Pazienza se ora i giallorossi testeranno le qualità di un Cagliari ancora in fase embrionale. La gara di Coppa con la Carrarese ha messo in risalto alcuni aspetti positivi, ma anche altri oscuri, come del resto ha candidamente ammesso mister Nicola. L’attacco ha bisogno se non di un altro attaccante, quantomeno di un fantasista che possa “vedere” la porta, vedi Gaetano il quale, pur non essendo una punta di fatto, ha mostrato caratteristiche peculiari che lo possono annoverare fra coloro che hanno comunque gamba per poter concludere anche e soprattutto dalla distanza.

Se partisse Lapadula, con tante pretendenti in B, non ci sarebbe da strapparsi i capelli, anche perchè potrebbero aprirsi intriganti orizzonti per il giovanissimo Kingstone, ancora inesperto, ma con margini di miglioramento tutti da verificare. Certo, tanto si punterà su Luvumbo, che però nella scorsa stagione ha realizzato solo 4 reti in 30 presenze. Lo stesso Piccoli non è un fulmine di guerra (35 presenze e 5 gol a Lecce l’anno passato) quanto a realizzazioni. È anche vero che attaccanti dal gol facile latitano, ecco perchè nella filosofia di Davide Nicola tutti dovranno partecipare alla fase di finalizzazione. Con l’augurio che basti per racimolare un cospicuo bottino realizzativo, utile per andare avanti senza ansie.


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