.

Makoumbou recidivo e con limiti evidenti. Nicola costretto a rivedere assetto tattico. Contro il Bologna possibile rimpasto

di Sergio Demuru

di Sergio Demuru

Nessun timore per gli incontri ravvicinati del periodo. La solidità dell’impalcatura è stata verificata in queste ultime tre partite. Davide Nicola ha saputo costruire un’intelaiatura di squadra capace di mantenere lo stesso livello di prestazione ruotando le pedine a proprio uso e consumo. Non è una novità infatti che determinati elementi, apparentemente insostituibili, siano stati avvicendati senza per questo inficiare quelle che sono le caratteristiche di squadra. Sono tipici gli esempi, nel dettaglio, di Marin, Augello e Gaetano.

In questo momento storico della stagione, ad esempio, il rumeno è sempre “subentrato” in corso d’opera, nonostante le sue prestazioni precedenti fossero sempre state al di sopra delle righe. Entrando però a gara in corso e segnatamente nella ripresa, Marin ha mostrato di essere in possesso di quella personalità per rendersi utile al complesso.

Sono stati così regalati minuti preziosi a giocatori dai limiti evidenti come Makoumbou, il quale a Udine ha raggiunto il massimo della sregolatezza facendosi espellere dopo mezz’ora (recidivo, considerato che anche nella scorsa stagione lasciò la squadra in dieci).  Dopo esser stato accantonato ad inizio stagione e messo ai margini del progetto quest’ultimo ha però reagito, rispondendo alle sollecitazioni del mister.

Magari non è ancora al “top” e nel confronto perso con l’Udinese è uno dei maggiori responsabili della sconfitta, ha comunque dimostrato di poterci stare in un contesto che ultimamente sta girando con discreto equilibrio tattico. Anche Augello ha fatto una sorta di andirivieni in panchina. Senza scomporsi. Effettivamente l’ex-doriano non sempre ha reso per quelle che sono le sue effettive potenzialità, ha saputo comunque tener duro e guadagnarsi la stima del mister.

Il caso invece di Gaetano è atipico. Arrivato come una sorta di salvatore della patria, ha avuto invece un ruolo di second’ordine. Entrando anch’egli a gara in corso. A Udine è stato fatto partire titolare proprio per dar respiro a qualche compagno stressato, ma poi è stato sacrificato sull’altare dell’equilibrio di squadra venendo avvicendato da Deiola dopo l’espulsione di Makoumbou.

Adesso Nicola sarà ovviamente costretto a rivedere alcuni suoi intendimenti tattici per non tirare troppo la corda con quelli che ritiene i titolari. Il “tournover” appare scontato anche dopo Udine. Già contro i friulani si è potuto notare qualche aggiustamento. Marin ha cominciato la gara da titolare assieme a Gaetano, ma martedì col Bologna potrebbe esserci altro rimpasto. Con la segreta speranza che non vengano commessi gli errori di Udine.


Altre notizie
PUBBLICITÀ