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Il mercato del Cagliari tra dubbi e certezze. Il club al lavoro: decisioni importanti in tempi stretti

di Sergio Demuru

di Sergio Demuru

Tante supposizioni, poche certezze. Almeno sul fronte-arrivi. Per le partenze invece la situazione appare chiara con realtà differenti. Ha salutato Nandez, seguito quasi sicuramente da Gaetano, il quale difficilmente troverà la quadra con il Napoli per tornare in rossoblù, ed anche Dossena ha fatto le valigie. Lapadula e Viola (a quest’ultimo il contratto è scaduto il 30 giugno) quasi sicuramente cambieranno casacca anch’essi.

Si attendono buone nuove soprattutto da Davide Nicola, che vorrà costruire un vestito su misura per quella che sarà la sua prossima squadra. Per adesso il ds Bonato prova a ricomporre i cocci e prepara un piano d’azione ovviamente concordato con il patron Giulini. Ci sarà da fare i conti con casse sociali apparentemente di capacità ridotta, anche se vi sarà una plusvalenza importante dopo la cessione di Dossena.

La società sta scandagliando il mercato, anche estero, per riuscire a tamponare quelle falle che già con Claudio Ranieri si erano aperte, ma che il tecnico romano era riuscito in qualche modo a non far degenerare. In difesa si punta tantissimo sulla conferma di Yerri Mina, il centrale colombiano che ha mostrato di essere in grado di offrire anche la “leadership” che prima mancava. Ovviamente al suo fianco dovranno essere proposti elementi in grado di connettersi con lui a livello tecnico-tattico e, se possibile, pure caratteriale.

Qualche segnale di miglioramento personale lo ha manifestato Adam Obert, giovane difensore slovacco, che ha mostrato di tenere bene il campo con la sua nazionale durante gli Europei in svolgimento in Germania. Potrebbe essere valorizzato, anche se oggettivamente non basta. Occorre valutare poi la consistenza dei laterali, uno dei quali, Augello, voluto da Ranieri, ha evidenziato le sue doti solo a fasi alterne, comunque non tali da farlo diventare un titolare insostituibile.

Nella zona nevralgica, perso Nandez che aveva il pregio di correre all’impazzata anche senza un disegno tattico prestabilito, chi è rimasto dovrà alzare l’asticella del rendimento. Fermo restando che Makoumbou potrebbe esser tentato da sirene atalantine. La penuria che preoccupa di più è però in fase offensiva, laddove le partenze si sprecano. Posto che Lapadula potrebbe trovare spazio in una formazione di serie B, categoria nella quale eccelle, che Petagna ha fatto già le valigie ed Oristanio difficilmente verrà indirizzato dall’Inter verso il Cagliari, che Shomurodov non sarà confermato, resta solo Pavoletti. Ci sarà da prendere iniziative importanti. In tempi ristretti, alle soglie della partenza per il ritiro.


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