Il campionato non aspetta il Cagliari, ora bisogna colmare il "gap". Difesa rinforzata, Ranieri cerca il miglior assetto offensivo. Attenzione all'asse Prati-Luvumbo
di Sergio Demuru
Colmare un “gap” con la volontà e l’impegno è possibile. Il Cagliari di Ranieri deve ancora prender forma, darsi una connotazione di consistenza tecnico-tattica, producendo quelle componenti al momento a propria disposizione. Il campionato di serie A non aspetta, in un batter d’occhio puoi sprofondare, ma allo stesso tempo, con la medesima velocità, puoi ritrovarti a veleggiare in una situazione di classifica medio alta.
La prima sosta stagionale ha consentito ai colori rossoblù di riordinare le idee. Anche se il tecnico ha dovuto accontentarsi di lavorare senza dieci elementi, tutti in giro per il globo con le nazionali di competenza. Il significato delle convocazioni nelle selezioni del proprio paese, ma pure nell’Under 21 italiana (Prati e Oristanio), ha un sapore dolce, testimone del fatto di avere in rosa elementi di valore che vengono regolarmente chiamati a rappresentare a livello internazionale i colori del proprio paese. Ora sta a Ranieri valorizzarne il contenuto.
Sinora si è visto poco anche perchè i vari Wieteska e Hatzidiakos sono arrivati sui titoli di coda delle trattative. Il primo è stato utilizzato a Bologna, ma senza aver avuto il tempo di capire in quale realtà si era calato. Il greco, invece, ha esordito con l’Udinese in una linea difensiva a tre assieme a Dossena ed allo stesso Wieteska, mettendo in risalto le proprie qualità di interdizione sull’uomo in possesso di palla.
Restano alcuni accorgimenti da prendere per quanto concerne la fase offensiva, un po’ in affanno in questo primissimo scorcio di stagione. Indubbiamente Luvumbo è giovane di prospettiva, ma va attentamente centellinato senza caricarlo di responsabilità che non gli competono. E va affiancato ad un altro attaccante esperto, che possa esaltarne le qualità. È necessario inquadrarlo in un contesto di squadra nel quale possa rendersi utile non solo nel finalizzare attaccando lo spazio, che talvolta non viene concesso a seconda della difesa nella quale si imbatte.
La personalità e la classe di un regista come Prati potrebbe essere il fattore scatenante di una definitiva consacrazione di Luvumbo, il quale potrebbe ricevere quei rifornimenti costanti per crescere ulteriormente. E proprio Prati è stata una sorpresa al suo esordio in maglia rossoblù. Giovane, ma già con una dimestichezza da veterano. Si adatta meglio alla causa operando in un centrocampo a cinque dove può esaltarsi trovando soluzioni consone alla bisogna. La verifica si potrà avere immediatamente durante questo ciclo terribile che attende il Cagliari, a cominciare dal confronto allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia”, casa dell’Atalanta. Altro esame difficile, non solo per Prati, ma per tutti. Tirar fuori qualcosa da questo primo “step” sarebbe già un risultato di livello.