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Il Cagliari a un bivio: vincere per non correre rischi. La sconfitta di Verona costringe i rossoblù al tutto per tutto. I tifosi vogliono un Capodanno fuori dalla zona retrocessione

di Giuseppe Amisani

di Giuseppe Amisani 

Sarebbe inopportuno parlare di gara da ultima spiaggia. Ma per evitare che il Cagliari continui a rimandare l’appuntamento con la svolta, quella definitiva, è indispensabile che faccia risultato pieno contro l’Empoli. Anche perché a pochi metri dal giro di boa del campionato, il percorso rischierebbe di farsi ancora più ricco di ostacoli. “Ci sarà da soffrire fino alla fine” non si stanca di ripetere Claudio Ranieri. Ma ora, dopo i complimenti per alcune buone prestazioni soprattutto al cospetto delle grandi (contro le quali gli isolani avrebbero meritato di raccogliere qualche punto) è arrivato il momento di badare al sodo. Correre, giocare intensamente e metterci quel qualcosa in più, anche in maniera (sportivamente) sporca per riuscire a ottenere una striscia positiva. Fondamentale per allontanare lo spettro della zona retrocessione che il Cagliari ha ritrovato dopo la sconfitta in casa della formazione scaligera. Una sorta di fulmine a ciel sereno perché dopo la buona reazione di Napoli e ancora prima la vittoria di carattere sul Sassuolo, i tifosi cagliaritani si aspettavano un epilogo diverso dalla sfida del Bentegodi. E in parte le cose sono andate per il verso giusto, almeno fino all’esplosione di Makoumbou che ha complicato tutto. Tremendamente. In un lampo, perché oltre all’inferiorità numerica è arrivato il primo gol veronese. E allora non resta che, ancora una volta, fare tesoro degli errori commessi. Soprattutto quelli in fase offensiva perché, anche se è impossibile stabilire cosa sarebbe successo, andare in vantaggio nella prima frazione avrebbe probabilmente rappresentato mettersi in tasca una buona fetta di vittoria. Così non è stato e allora si ricomincia dalle cose più semplici: attenzione in difesa, cura dei dettagli e cattiveria in attacco.

Elementi da mettere subito in campo contro la formazione toscana perché, in una gara del genere, i punti valgono davvero doppio. E il Cagliari ci arriva con la consapevolezza di essere sulla buona strada ma allo stesso tempo con la voglia di cambiare il proprio destino. L’ultima gara di un 2023 straordinario dovrà, per forza, regalare soddisfazioni. Un imperativo che non si tradurrà in automatico sul campo ma che potrà avverarsi solo con la massima applicazione. Perché l’Empoli non regalerà nulla. Soprattutto dopo l’arrivo di Andreazzoli che, conoscendo bene ambiente e giocatori, sembra aver ripreso il lavoro da dove l’aveva lasciato. Sarà lui uno dei “nemici” da tenere in maggiore considerazione anche se poi la differenza la faranno le giocate di chi andrà in campo. E le qualità, a dispetto di una posizione in classifica non certo esaltante, ci sono in entrambe le compagini che proveranno a sorprendersi. L’Empoli segna poco ma in trasferta riesce a rendere al massimo, il Cagliari gioca bene ma subisce sempre gol e ne realizza con il contagocce. Potrebbe essere l’occasione per sbloccarsi definitivamente? I tifosi isolani sperano che questa opzione scatti solo per i padroni di casa che, dopo un Natale amaro, vogliono passare un Capodanno (di lavoro ad Assemini) sereno e fuori dalla zona retrocessione. 


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