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Fantasia ed l'esperienza fondamentali nella lotteria play off. Il Cagliari sulle spalle di Marco Mancosu, finalmente icona rossoblù

di Sergio Demuru

di Sergio Demuru 


Il luogo comune del “nessuno è profeta in patria” nel caso specifico è sfatato. Marco Mancosu quest’anno ha raggiunto livelli eccelsi di rendimento da quando ha rimesso piede nell’isola. E segnatamente nella sua città. Ha dovuto attendere i trentaquattro anni suonati per dimostrare al popolo rossoblù quanto vale. Una carriera che si è sviluppata per intero lontano dall’isola con acuti importanti a Lecce e Benevento, dove ha lasciato il suo marchio di fabbrica ben registrato.

No, Mancosu non è un predestinato, ma uno che ha saputo farsi largo a spallate per poter emergere, lavorando duro giorno dopo giorno con tenacia. Senza lasciare nulla al caso. A Lecce ha toccato l’apice con 33 presenze nella massima serie nella stagione 2019-2020, poi sempre con squadre che si dibattevano tra Lega Pro e cadetteria. Però sempre con quell’innata voglia di Sardegna.

Prima o poi sentiva nel suo intimo che doveva tornare, nonostante la società negli anni non abbia mai fatto reali proposte per portarlo in rossoblù. Avrebbe potuto svilupparsi un discorso a lunga gittata soprattutto nella gestione-Cellino, ma non si fece mai nulla di concreto. Lui ha però perseverato e sperato.

Sino a quando nell’estate 2022 il sogno è diventato realtà ed è riuscito ad indossare quella maglia tanto cara che aveva rivestito nelle giovanili e per qualche spezzone di gara con la prima squadra. Adesso è finalmente un’icona importante nello scacchiere voluto da mister Ranieri.

Mancosu fin dal primo giorno ha messo in vetrina quelle che sono le sue credenziali: attaccamento alla maglia e contenuti tecnici rilevanti. Fino alla perla della rete messa a segno a Perugia, un capolavoro balistico con rari precedenti, tra l’altro eseguito con palla in movimento dopo il passaggio di un compagno.

Ora si apre la parentesi dei “play-off” di fine stagione con il Cagliari che tenterà la risalita nella massima serie. Sarà determinante l’esperienza di Mancosu, il quale dovrà trainarsi sulle spalle compagni meno avvezzi a confronti di questa importanza. Ma Ranieri sa che su di lui può puntare ad occhi chiusi, strizzando l’occhio ad un futuro che potrebbe essere assai roseo.


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