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Dalla gestione dello spogliatoio alle scelte coraggiose: ecco come Nicola ha rimesso in assetto la barca rossoblù...

di Sergio Demuru

di Sergio Demuru

L’armonia nello spogliatoio è viatico imprescindibile per raccogliere quanto di buono si è seminato. È il caso del Cagliari: Davide Nicola che ha lavorato di fino, soprattutto toccando tasti psicologici che avevano inceppato il meccanismo. Anche nei momenti più bui, vedi sconfitta casalinga con l’Empoli, il mister non ha perso la testa, non si è lasciato travolgere da un insolito destino. Ha riportato la barca in assetto facendo valere il suo verbo calcistico, senza sfuriate, ma con quella calma che è la virtù dei forti. Anche sviluppando scelte coraggiose, facendo scaldare la panchina a giocatori che comunque avevano disputato gare a buoni livelli sino a quel momento, al netto delle sconfitte. È il caso di Marin il quale, utilizzato parzialmente e partendo in corso d’opera nelle ultime due gare a Parma ed a Torino con la Juventus, è risultato fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo.

Per continuare poi con Gaetano, atteso ad inizio anno come una sorta di salvatore della patria rossoblù, relegato fra le seconde linee dopo la  gara da titolare contro il Napoli del 15 settembre e poi sempre subentrato. L’ex-partenopeo ha saputo comunque rendersi utile, soprattutto in occasione del pareggio in casa juventina, laddove si è prodigato per riuscire a centrare il risultato utile. Che poi ci sia una presunta rivalità con Viola è solo una congettura. Lo stesso Nicola ha ammesso che, a seconda delle partite, i due possono tranquillamente coesistere. Magari variando lo spettro d’azione di Gaetano e facendolo operare da trequartista a supporto di una o due punte a seconda dei casi. E l’armonia è proprio questa, nessuno dei giocatori sacrificati all’inizio in panchina e che potenzialmente erano titolari inamovibili ha fatto la benchè minima polemica.

Hanno tutti accettato le decisioni del tecnico senza batter ciglio. Ciò ha consentito a Davide Nicola di esser padrone assoluto nel comporre la squadra da mettere in campo. E dopo la sconfitta con l’Empoli, che è ancora una ferita aperta per i modi nei quali è maturata, si è visto di che pasta sono fatti i rossoblù. Sono immediatamente ripartiti con la qualificazione in Coppa Italia, per poi andare a centrare tre punti importantissimi al Tardini al cospetto di una (presunta) diretta concorrente per la salvezza e quindi hanno impattato all’Allianz Stadium torinese, andando addirittura vicini alla vittoria con il palo di Obert.

La classifica si è assestata rispetto all’ultimo posto solitario di qualche settimana fa, ora la sosta dovrà essere sfruttata per limare le mancanze che comunque sono venute a galla. Anche se, in verità, ben nove elementi hanno risposto alle chiamate delle rispettive nazionali di competenza. Il mister cagliaritano dovrà lavorare sulle rimanenze. Ma non è tutto negativo. Alcuni giocatori potranno sfruttare i giorni di fermo del torneo per recuperare. Sicuramente alla ripartenza sarà disponibile nuovamente Prati e questa è notizia positiva, visto che il centrocampista aveva una sua valenza negli equilibri della formazione, anche entrando a gara in corso.


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