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COSE MAI VISTE 

di Vittorio Sanna

di Vittorio Sanna

La fantasia supera di gran lunga la realtà, soprattutto se la realtà  dorme nelle sue strane sicurezze. Calendario e Cagliari sono un binomio fantastico. Mai si sarebbe pensato di conoscere le avversarie in campionato, una dietro l’altra, senza avere un allenatore chiamato a commentare con le solite frasi di circostanza: “È un inizio impegnativo ma tanto prima o poi le devi affrontare tutte”. Vero, verissimo, tanto da essere una frase stupida perché non è affatto prevedibile alcuna cosa. Il momento in cui tutto accadrà non lo possiamo conoscere e ciò che ci sembra facile o difficile oggi, si rivela di altra  natura nel momento in cui passa. Lo si impara dall’esperienza. Anche dalle più recenti. Atalanta, Inter e Juventus una dietro l’altra. Sembrava una condanna, è stata la salvezza. Hai giocato anche con calciatori di seconda scelta e hai colto ciò che è stato bucato a seguire con Genoa, Verona e non ricordo chi.

Tutto capita, tutto scorre, anche quando domina l’immobilismo. Avreste mai pensato di dover sposare un allenatore sposato con un’altra squadra? Anche questo è un nostro primato. Era capitato al Cagliari di dover liberare Daniele Arrigoniperché approdasse ad altro lido, ma era ancora mese di giugno, anno 2005. Venne in sede a chiedere la liberazione. Il destino lo riportò in Sardegna due mesi dopo e i tifosi traditi non la presero bene. Quel che oggi fa Nicola con l’Empoli sperando di riuscirvi in breve tempo. 

Non vorremmo anche essere la squadra che inizia la preparazione con l’allenatore trattenuto dalla vecchia moglie. Non sarà così, già oggi, si spera. Il calendario, torniamo al calendario. Anche qui domina la fantasia di un computer con intelligenza artificiale indotta. Quale è la logica di tre partite in casa nei primi quattro turni? Troppo difficile capire per noi che abbiamo un’intelligenza naturale.

Certo è che il Cagliari affronterà due potenziali concorrenti salvezza a mercato aperto, Como e Lecce e, se tutto procederà secondo logica, non ci sarà la rosa al completo. Effetto di un’altra fantasiosa caratteristica del calcio: inizia il campionato prima di chiudersi il mercato. Tutto fa spettacolo e poco fa appartenenza. Eppure i tifosi si definiscono “fedeli” e la fede non è “sbandierina”. Le bandiere dovrebbero essere un verbo divino, ma in nome del dio denaro tutte le altre religioni pagane vengono sottomesse, con proposte indecenti, che scardinano qualsiasi bel pensiero.

Alla fine della giostra stiamo comunque analizzando “cose mai viste”, novità. Non possiamo certo lamentarci. Se è vero che il meglio è qualcosa di difficile da ottenere anche al peggio non c’è limite ed è più facile da sconfinare. L’importante è che se ne parli, anche quando c’è poco da dire. Creare movimento fa parte del gioco e se il moto è perpetuo il calcio non muore. Anche quando è in grande difficoltà. Arriverà presto Nicola, inizierà la preparazione, ci saranno nuovi acquisti. In ogni caso troveremo qualcosa da dire.


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