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Cagliari: priorità allenatore, poi decollerà il mercato. Quanto lavoro per Bonato

di Sergio Demuru

di Sergio Demuru

Partire dalle priorità. E fra queste la principale è la guida tecnica. Il Cagliari non può prescindere da quelli che saranno i desideri e le aspettative del nuovo mister per muoversi fra i meandri di un mercato quest’anno assai di basso profilo.

Il ds Bonato dovrà provare a capitalizzare al massimo con i proventi che dovrebbero arrivare da cessioni di seconda fascia. Nandez purtroppo è andato via a parametro-zero e la società si è fatta cogliere impreparata non riuscendo a ricavare nulla dalla partenza dell’uruguaiano. Unica consolazione quella di evitare d’ora in avanti di pagargli un sostanzioso stipendio.

Ha salutato anche Gaetano, il quale era arrivato al mercato invernale con credenziali importanti, rispettate solo all’inizio con buone prestazioni. Poi si è spento strada facendo. Il napoletano aveva comunque messo in evidenza doti interessanti ed ha contribuito in parte al raggiungimento della salvezza.

Per il resto la società dovrà trattenere i buoi prima che scappino tutti. Le sirene intorno a Dossena cominciano a moltiplicarsi dopo l’ottimo campionato disputato dal centrale, mentre per l’altra colonna difensiva, Yerry Mina, dovranno ancora essere valutati gli scenari futuri. Il colombiano attualmente è con la sua nazionale a disputare la “Copa America”, ha giocato con il Cagliari un torneo di altissimo livello dimostrando buona tecnica e soprattutto “leadership”, ma restano alcuni leciti dubbi sulla sua tenuta fisica. Già Ranieri, in stagione in corso, aveva espresso perplessità in merito agli allenamenti che Mina doveva centellinare a causa di alcune problematiche. Fortunatamente il giocatore ha tenuto botta sino alla fine, ma la situazione dovrà esser valutata.

Per il resto tutto è in divenire. È vero che Pavoletti ha allungato il contratto, ma non è detto che continui a vestire la casacca rossoblù anche per via dei troppi infortuni che ne hanno condizionato il rendimento nelle ultime annate. Mentre su Luvumbo, così come per Dossena, vi sono richieste che potrebbero destabilizzare il ragazzo, il quale potrebbe essere attratto dal discorso economico gestito soprattutto dal procuratore.

Senza ombra di dubbio il ds Bonato dovrà lavorare sodo per trovare, in modo particolare in attacco, elementi adatti al gioco che vorrà impostare il nuovo mister. Inutile fare programmi e progetti senza sapere cosa chiederà la guida tecnica.

Ranieri lo scorso anno fu accontentato con gli arrivi di Augello, Jankto e Shomurodov, giocatori che il tecnico di Testaccio conosceva perfettamente per averli allenati in precedenza. Poi a gennaio, quando la rosa si è allargata con Gaetano e Mina, è stato possibile avere nuova linfa vitale. Non si potrà dunque prescindere dalle richieste che l’allenatore entrante farà. La priorità dovrà essere dunque quella di chiudere con il nuovo mister in tempi più ristretti possibile. Con attenzione anche al bilancio.


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