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ACCIAIO ROSSOBLU

di Vittorio Sanna

di Vittorio Sanna

Si piega ma non si spezza. Il Cagliari è d’acciaio e contro il Parma ha chiarito a tutti di che pasta è fatto. Mai nella storia della squadra rossoblù in serie A era capitato che si andasse tre volte in vantaggio in una gara in trasferta. Essere raggiunto due volte poteva diventare devastante dal punto di vista emotivo e invece ogni volta la reazione.

Un Cagliari che scappa e non uno che rincorre, anche quando gioca a casa d’altri. Un dettaglio che potrebbe passare inosservato e che invece va sottolineato per non far pendere le critiche, talvolta preconcette, dalla parte sbagliata. Riconoscere le qualità dei singoli e del complesso è fondamentale per gratificare del lavoro svolto, dei sacrifici che si fanno, per ridurre il senso di frustrazione pensando solo alle cose che si sbagliano. Davide Nicola merita fiducia. Non fa magie ma lavora. Osserva, riconosce pregi e difetti, valorizza i pregi cerca di correggere i difetti. e la squadra lo segue. Un’impresa come quella del Tardini non sarebbe stata possibile se solo qualcuno si fosse a remare contro. Non un granello oppositivo in un meccanismo, non perfetto, ma certamente proiettato alla crescita e al miglior risultato.

Ora la Juventus. Nessuno fa paura, tutti devono essere rispettati. V ale per noi e vale per gli altri. Il Cagliari penserà a fare la sua partita, in modo propositivo, e se l’avversario sarà superiore vincerà. Ma dovrà farlo sapendo che nulla verrà regalato, che non ci saranno reverenze, che il Cagliari giocherà il suo calcio, come ha fatto con il Napoli per sessanta minuti, perdendo solo per il valore tecnico opposto. Intensità, coraggio e personalità dovranno essere almeno pari.

Se i rossoblu faranno il massimo da questo punto di vista, ogni calo emotivo e fisico della Juventus potrebbe diventare una grande opportunità per ripetersi. L’impresa di Parma ha somigliato tanto all’ultima vittoria in terra bianconera. Allora si andò in vantaggio con Biondini per essere poi raggiunti e superati. Jeda e Matri capovolsero a loro volta la partita. Un sogno? Forse. Ma i sogni esistono finché non ci si sveglia. Al triplice fischio capiremo se era anche un sogno realizzabile. Bisogna viverlo fino in fondo. Senza arrendersi mai. Come fatto a Parma, con carattere d’acciaio, come mai nessuno in maglia rossoblu era riuscito a fare prima. 


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