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L'ex rossoblù Capradossi in Coppa d'Africa: "Mai mi sarei mai immaginato una cosa del genere"

di Paola Pascalis

Elio Capradossi, difensore dell'Universitatea Cluj, sarà tra i protagonisti della prossima Coppa d'Africa. L'ex Cagliari ha rilasciato una lunga intervista a TMW, nella quale ha raccontato il suo momento:

Elio Capradossi, che effetto ti fa giocare la Coppa d'Africa?

"Se mi guardo indietro mai mi sarei mai immaginato una cosa del genere. Anche perché non avevo mai avuto contatti con la Federazione ugandese e la loro chiamata è stata inaspettata. Poi in questi due anni sono successe tante cose, velocemente. Mi chiamò il commissario tecnico, Paul Put, dicendomi che c'era la possibilità che rappresentassi l'Uganda essendo io nato a Kampala. Non ho avuto dubbi ad accettare e da lì è partito tutto il percorso"

Che rapporto hai con l'Uganda?

"Ci andavo spesso quando ero piccolo e avevo più tempo. L'ho girata, ho avuto la fortuna di visitare tanti posti insieme a mio padre: ricordo la natura, i parchi".

Come si vive l'attesa per questo torneo?

"Ovviamente c'è fermento per l'inizio della Coppa d'Africa e tutti speriamo in un bel torneo. Si percepisce l'entusiasmo di un popolo intero ed è tutto molto bello. In più nei nostri confronti non ci sono pressioni, non ci sono aspettative particolari"

Tu come ti approcci al torneo?

"Guarda, quello che provo è un mix di emozione e curiosità. E il mio primo grande torneo ed è qualcosa di difficile da spiegare"

Il vostro girone comprende Tunisia, Tanzania e Nigeria

"Girone molto difficile, ma il bello del calcio è questo. Noi nel nostro percorso siamo partiti sempre un po' sottostimati, eppure abbiamo fatto delle cose notevoli giocandocela alla pari con squadre sulla carta più forti. Nel nostro girone di qualificazione ai Mondiali siamo arrivati secondi dietro l'Algeria. Nella nostra squadra c'è una grande energia positiva, c'è un bel mix di giocatori e possiamo dire la nostra".

Molti di voi giocano in Uganda, di fatto questa Coppa d'Africa sarà una vetrina per l'Europa

"Il nostro è un movimento calcistico in crescita. Da lontano non sapevo bene come potesse essere il livello ma venendo qui ho visto giocatori di qualità. E ci sono diversi giovani che hanno una grande occasione per farsi vedere dagli osservatori e che possono aprirsi delle opportunità. Per loro soprattutto questa Coppa d'Africa è un treno da non perdere".

Il tuo ruolo è un po' da chioccia

"È una cosa che è venuta naturale, provo a portare la mia esperienza e aiutare i giovani in squadra, consigliarli e farli crescere"

Chi vedi favorito per la vittoria finale?

"Il Marocco non può non essere preso in considerazione. Ma vedo molto bene il Senegal".

Marocco che ospiterà insieme a Spagna e Portogallo i Mondiali del 2030. Utopia pensare all'Uganda presente?

"Ci proveremo. Sarebbe un sogno e in queste qualificazioni ce l'abbiamo messa tutta, arrivando secondi. La squadra è ancora giovane e sta crescendo e personalmente spero di poter esserci ancora in questo percorso. L'Uganda non ha mai partecipato a un Mondiale, sarebbe qualcosa di storico".


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