.

L'ex Crosta ricorda il rigore parato a Bacca: "È stato il giorno che tutti sogniamo di vivere almeno una volta nella vita"

di Paola Pascalis

Luca Crosta, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, ha ricordato il suo esordio in Serie A, il 28 maggio 2017, con la maglia del Cagliari, proprio contro il Milan. In quell'occasione, l'estremo difensore parò un rigore a Carlos Bacca: "Non è solo un bel ricordo per me, è molto di più. È stato il giorno che tutti sogniamo di vivere almeno una volta nella vita".

Partiamo proprio da qui. Se chiude gli occhi, quale è il primo pensiero? 

"I passi di Bacca che si avvicina e il suo sguardo. Lo avevo studiato tutta la notte, sapevo come e dove aveva calciato ogni rigore tirato fino a quel momento. Ma mentre si avvicinava e da come mi guardava, ho avuto il sospetto che qualcuno gli avesse potuto dare il consiglio di cambiare angolo".  

Si spieghi meglio. 

“Fino a gennaio di quell’anno con noi giocava Storari, che poi è andato proprio al Milan. Quindi credevo che gli avesse detto che lo studiavamo, e di conseguenza di calciare in modo diverso. Io mi sono buttato d’istinto e l’ho parato. Cosa puoi sognare di più all’esordio in Serie A?".  

A proposito di tiri e parate, torniamo al rigore di Bacca. Ha pensato potesse essere un trampolino di lancio per la sua carriera? 

"Sinceramente, sì. Il giorno dopo sono andato in sede e ho firmato il primo contratto da professionista. Pensavo potesse aprirmi una strada. Ma così non è stato. E appena ho capito che in Italia non c’era possibilità, ho preso la valigia e sono andato all’estero". 

Quella giocata contro il Milan resta la partita più bella della sua vita? 

"Assolutamente. È un ricordo, un sogno, un modo per ricordarmi quanto valgo. È tante cose insieme. Non scorderò mai il boato del Sant’Elia dopo la mia parata. Era come avessi fatto un gol. E poi la nostra vittoria al 95'… insomma fu tutto perfetto".


Altre notizie
PUBBLICITÀ