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Ielpo: "Genoa-Cagliari? Vorrei che in futuro siano due club tranquilli. Classifica corta, importante rimanere aggrappati alle dirette concorrenti"

di Redazione TuttoCagliari

I colleghi di Pianetagenoa1893.net hanno intervistato Mario Ielpo, doppio ex di Genoa e Cagliari. Le sue parole:

È stata una settimana caldissima in casa Genoa: l’arrivo di Vieira e l’esonero di Gilardino. Partiamo da qui, raccontaci le tue impressioni.

«Se non avessi giocato nel Genoa e con Viera, augurerei al Genoa di retrocedere: è scandaloso quanti successo nei giorni scorsi. Vieira è stato mio compagno quando ero nel Milan dal 1993 al 1996, poi io ho giocato nel Genoa al quale auguro il meglio. Non ho capito questa scelta, soprattutto per il modo in cui è avvenuta. Dal punto di vista tecnico le cose si complicano: si prende un mister che è stato un fuoriclasse da giocatore e lo butti nella bolgia così. È vero che conosce il nostro campionato avendo militato nel pieno della carriera con Juventus ed Inter, ma si complica una situazione già delicata e difficile. Gilardino, che non conosco, a mio avviso ha fatto benissimo: ha portato in A il Genoa due anni fa dopo aver ereditato una situazione difficile dopo l’esonero di Blessin, ha salvato con tranquillità e con gioco il Genoa la scorsa stagione».

Prima contestazione con gli striscioni e scritte dei tifosi al campo di allenamento contro Blazquez: domani si preannuncia una sfida molto calda.

«La piazza del Genoa demotiva e si entusiasma per poco: bisogna non perdere l’entusiasmo. La squadra andrà sostenuta ed appoggiato il nuovo tecnico».

Che ricordi hai di Vieira?

«Patrick era molto giovane quando era al Milan e giocava in una squadra di fenomeni: io stesso faticavo a giocare, ma ho ottimi ricordi. Eravamo molto amici, avevo circa 10 anni più di lui, andavamo a Milanello assieme. L’ho sempre visto in allenamento e posso dirti che è una bella persona».

Finalmente si riprende il campionato: la classifica è molto corta e domani ci sarà un bello scontro diretto al Ferraris.

«Il campionato ad oggi direi che è molto competitivo, non ci sono fughe di squadre e al tempo stesso non ci sono corazzate o squadre materasso. Basta vedere la classifica e i pochissimi punti dividono molte squadre in testa e molte in coda. Tutti conquistano punti e questo dovrebbe permettere di restare in lizza fino alla fine. L’importante è non essere tagliati fuori al giro di boa e restare aggrappati alle dirette concorrenti per salvarti».

Ci sono stati tanti infortuni nel Genoa, forse la dirigenza non ha tenuto conto di questo e di una rosa impoverita.

«Gilardino ha fatto un’impresa due anni fa e lo scorso anno. Ha dimostrato di essere bravo, i risultati sono accettabili. Aveva legato con la piazza e i giocatori. Ribadisco che trovo assurdo quanto è successo».

Hai militato sia nel Cagliari che nel Genoa: che ricordi hai?

«Vorrei che in futuro siano due club tranquilli, non ho capito cosa è successo a livello economico in casa Genoa. Il Cagliari si è salvato all’ultimo la scorsa stagione e auguro di essere solidi e diventare almeno come l’ Udinese degli ultimi trent’anni ad entrambi i club.
Vorrei che fossero squadre solide a livello finanziario».


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