.

Capozucca: "Esonero Gilardino mi rende perplesso. Vieira non è abituato a lottare per la salvezza"

di Vittorio Arba

Stefano Capozucca, ex direttore sportivo di Cagliari Genoa, ha affrontato vari temi ai microfoni di Radio Sportiva. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net:

ESONERO GILARDINO - “È difficile da spiegare. L'unica spiegazione che riesco a darmi è legata alla proprietà, che essendo all'estero potrebbe aver avuto dei ritardi nei processi decisionali. Forse ci sono state delle valutazioni interne, ma in questi casi la proprietà deve accettare il cambiamento e spesso il tempo gioca un ruolo cruciale. Tuttavia, devo dire che l'esonero di Gilardino mi lascia perplesso. Non tanto per la tempistica, come dicevi tu, ma per i risultati recenti. Nelle ultime quattro partite aveva raccolto quattro punti, quindi non era un periodo così disastroso da giustificare una decisione del genere. le cessioni estive hanno privato il Genoa di giocatori fondamentali. Basti pensare a quello che sta facendo Retegui in questo momento con la maglia dell'Atalanta. Inoltre, gli infortuni hanno reso il lavoro di Gilardino ancora più complicato: spesso faceva fatica a schierare undici giocatori competitivi. Insomma, ha dovuto affrontare un mercato che ha indebolito la squadra e una serie di difficoltà oggettive. Però evidentemente la società ha voluto cambiare, magari pensando che un nuovo allenatore potesse dare una scossa. È sicuramente un rischio. Vieira è uno che conosce il calcio internazionale e sarà certamente ben informato sul campionato italiano, ma allenare in Serie A è tutta un’altra storia. Non è abituato a lottare per la salvezza, e questo potrebbe rappresentare una difficoltà. Non voglio giudicarlo in anticipo, perché come giocatore è stato straordinario, ma come allenatore non lo conosco abbastanza. Alla fine, però, è il campo che darà il giudizio definitivo”.

SU GIAMPAOLO AL LECCE - “Al Lecce c’è un vero professore di calcio, Pantaleo Corvino, che è una figura di grande esperienza. Se ha scelto Giampaolo, avrà avuto i suoi buoni motivi. Corvino sa quello che fa, e secondo me ha agito con cognizione di causa. È una scelta che approvo e che merita rispetto”.

SU BARONI E PALLADINO - “Conosco Baroni e non sono sorpreso dai suoi risultati. È un ottimo allenatore, una persona seria e preparata. Se trova l’ambiente giusto e una squadra con giocatori di qualità, sono sicuro che possa fare bene. La vera sorpresa, semmai, è Palladino. Avevo qualche dubbio, soprattutto dopo l’addio di Galliani, che era un punto di riferimento importante. Però Palladino ha avuto un impatto incredibile, molto più positivo di quanto mi aspettassi”.


Altre notizie
PUBBLICITÀ