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Calabresi: "A Cagliari mai sentito parte del progetto"

di Maria Laura Scifo

Arturo Calabresi ha parlato in esclusiva ai microfoni del Corriere dello Sport ed è tornato anche sulla parentesi di Cagliari. Queste alcune delle sue dichiarazioni: "Perché Lecce? Mi ci ha portato l’istinto, sapevo che, di rientro da Cagliari, con il Bologna - dove ero chiuso - doveva finire. E così è stato. Arrivato Mihajlovic al Bologna e non ho più giocato. Ci sta che tu non piaccia a un allenatore, non me ne faccio una ragione ma voglio giocare. Vado ad Amiens per dimostrargli che incassavo la bocciatura, ma che avevo la personalità di andarmela a giocare in Francia: scelta che rifarei. Prendo il Covid a dieci partite dalla fine, torno, parlo con il mister, ma evidentemente non lo convinco. Vado a Cagliari dove non mi sono mai sentito parte di un progetto, il posto che mi ha segnato meno, mi spiace. Bologna invece è una ferita aperta. Ma va bene, fa parte del mio mestiere".