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Boninsegna: "L'Inter è la mia seconda pelle ma sono sbocciato con Gigi Riva"

di Martina Musu

Roberto Boninsegna ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di ilgiornaledivicenza.it. Di seguito un breve riassunto delle sue parole.

"La maglia dell'Inter è la mia seconda pelle, fin dai primi anni 60, quando giocavo nella Primavera con Mazzola e Facchetti. Vincemmo pure il Viareggio. Loro due esordirono, il mio turno stava arrivando, giocavamo a Bergamo, il centravanti Di Giacomo aveva un braccio ingessato ed Helenio Herrera doveva farmi debuttare. Invece permisero a Di Giacomo di giocare lo stesso. I nerazzurri uscirono sconfitti e io mi persi gli anni della grande Inter. Feci un anno a Varese, il primo in serie A, e poi iniziò l'avventura a Cagliari. A Cagliari mi dissero che dovevano fare cassa e che per questo dovevano cedere o me o Riva. Siccome Riva non voleva andare via, dissero che sarebbe toccato a me"

Dove giocò in coppia con Gigi Riva. Come si trovava con Rombo di Tuono, in campo e fuori?

Guidava che era una pericolo per l'umanità e io fui l'unico ad accettare di condividere la camera con lui. In campo c'è c'è poco da dire.

Però lei ha detto che il suo compagno d'attacco ideale è stato Roberto Bettega, negli anni della Juventus. Conferma?

Ho un'idea precisa, che confermo: Riva era il più forte, Bettega il più intelligente e io il più completo.

Come si trovava con Rombo di Tuono, in campo e fuori?

Guidava che era una pericolo per l'umanità e io fui l'unico ad accettare di condividere la camera con lui. In campo c'è c'è poco da dire


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