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Paolo Esposito: "Cagliari, a gennaio proverei a prendere Caprile. I tifosi rossoblù meritano una squadra che lotta per l'Europa"

di Vittorio Arba

In occasione della sosta per le nazionali, la redazione di TuttoCagliari.net ha avuto il piacere di fare il punto della situazione sul Cagliari e sul campionato con il giornalista Paolo Esposito, ideatore e conduttore del programma televisivo "Area di Rigore".

Il Cagliari è arrivato alla sosta con l'ottimo pari conquistato contro il Milan. Come giudichi la prestazione rossoblù contro i rossoneri? Pensi che possa essere la svolta per il prosieguo di stagione?

"Beh, dopo tre batoste consecutive, ci voleva una prova che desse fiducia ai giocatori e agli splendidi tifosi cagliaritani! Il Cagliari, dopo un inizio pessimo con pesanti sconfitte anche casalinghe – vedi lo 0-4 contro il Napoli sul terreno sardo – sta pian piano risalendo la china. La posizione odierna in classifica è in linea con quello che è, come al solito, l'obiettivo del Cagliari: salvarsi. Tuttavia, i tifosi rossoblù, e lo dico da tempo, meriterebbero una squadra più forte, capace di regalare maggiori soddisfazioni. Magari arrivare nella parte sinistra della classifica e ambire a una qualificazione internazionale, come la Conference League. Non mi sembra di chiedere troppo, considerando che, come diceva il leggendario Gigi Riva, il Cagliari rappresenta un'isola intera. Invito il presidente Giulini a considerare l'idea di vendere la società, magari a un proprietario più facoltoso e ambizioso. Giulini non può pensare di rimanere in eterno presidente del Cagliari".

Tra i giocatori rossoblù che più stanno faticando in quest'avvio di stagione c'è Gianluca Gaetano. Pensi che la sosta potrà aiutarlo a recuperare la forma e che rivedremo presto le grandi qualità espresse nella scorsa stagione?

"Perché, non è ancora in forma? Eppure mi pare abbia fatto la preparazione estiva con Antonio Conte, noto per gli allenamenti durissimi, e poi ha continuato a lavorare con il bravo Nicola, allenatore del Cagliari. Mi sembra strano che a metà novembre questo ragazzo di 24 anni non sia ancora al top, considerando che non mi risulta abbia avuto infortuni seri nel frattempo. La scorsa stagione è stato decisivo per la salvezza del Cagliari, con gol e ottime prestazioni. Sono certo che tornerà protagonista anche quest'anno, perché è un giocatore di qualità e il Cagliari ha investito molto su di lui, acquistandolo a titolo definitivo dal Napoli di Aurelio De Laurentiis".

Nelle ultime settimane ha fatto discutere l'avvicendamento tra i pali Scuffet-Sherri. Pensi possa essere una soluzione definitiva?

"L'ho detto in passato, e i fatti mi stanno dando ragione: Scuffet non mi ha mai convinto. Non conosco bene Sherri, quindi preferisco non esprimermi. Fossi nel Cagliari, chiederei al Napoli il prestito di Caprile: è un portiere forte e sarebbe ideale per contribuire a un'altra salvezza, che auguro di cuore al Cagliari. In Sardegna molti sanno della mia simpatia per questa squadra, che seguo dai tempi del grande Enrico Albertosi, ospite della mia trasmissione "Area di rigore" proprio venerdì scorso.Due anni fa dissi che Radunovic non era da Serie A, avevo tanti dubbi anche su di lui, dubbi che poi si sono confermati tali".

Il Cagliari sarebbe dovuta essere la sua ultima squadra di club, ma Claudio Ranieri non ha saputo dire "no" alla chiamata della Roma. Qual è il tuo parere sul ritorno in panchina di Sir Claudio?

"Se fosse stata un'altra squadra, probabilmente Ranieri non avrebbe accettato. Ma ha sempre detto che a Cagliari e Roma non potrebbe mai dire di no, perché entrambe le squadre gli sono rimaste nel cuore. Non è certo tornato per motivi economici: a 73 anni, un milione in più sul conto corrente non cambia la vita. Se ne sarebbe potuto stare tranquillamente a casa sua a Copanello, nel catanzarese. Ranieri è un grande uomo prima ancora che un grande allenatore, capace di vincere la Premier League con una squadra "provinciale" come il Leicester. E poi, se il Cagliari è ancora in Serie A, lo deve soprattutto a lui".

Ranieri farà il suo ritorno in panchina proprio contro il Napoli, altra sua ex squadra, guidata da Antonio Conte, suo amico. Che gara ti aspetti?

"La capolista Napoli non può pensare ai problemi di Ranieri. Dopo aver pareggiato contro l’Inter e sfiorato la vittoria con Simeone al 94°, il Napoli ha bisogno dei tre punti contro la Roma per consolidare il primo posto in Serie A".

Qual è la tua previsione sulla lotta scudetto e sulla lotta salvezza a fine stagione?

"Lo scudetto, al 95%, sarà una lotta tra Napoli e Inter, le due squadre più forti del campionato. Dietro di loro ci sono Atalanta, Lazio, Milan, Juventus e Fiorentina, che si contenderanno gli altri due posti per la Champions League. In zona retrocessione, invece, sarà una bagarre: credo che Venezia, Lecce e Monza abbiano le maggiori probabilità di retrocedere".


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