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ESCLUSIVA TC - MICHELE CANINI: "Aggredirei il Napoli fin dal primo minuto, tenendo il baricentro alto e imponendo ritmi frenetici. Non bisogna mettere gli attaccanti azzurri nelle condizioni di colpire. Il Cagliari può salvarsi con tranquillità"

di Matteo Bordiga

L’ex difensore del Cagliari Michele Canini, protagonista in maglia rossoblù di stagioni sofferte – culminate in salvezze centrate proprio a fil di sirena – ma anche di annate esaltanti, vissute cullando inattesi sogni europei, fa il punto sulla squadra di Davide Nicola a tre giorni dell’attesissima sfida al Napoli di Antonio Conte.

Pur sottolineando le enormi difficoltà che gli isolani incontreranno al cospetto di Di Lorenzo e compagni, Canini manifesta un cauto ottimismo, alimentato dal fatto che si giocherà all’Unipol Domus e che “il Cagliari interpreta le partite casalinghe contro il Napoli sempre con grande ‘cattiveria’ e furore agonistico”.

Michele, che gara ci aspetta nel tardo pomeriggio di domenica all’Unipol Domus?

“Sarà una gara tostissima. Vero è anche che quando si rientra da una sosta per le Nazionali le grandi squadre possono sempre avere qualche giocatore particolarmente stanco per via dei viaggi internazionali. Per cui il Cagliari se la potrà giocare. Certamente il Napoli è un top team, quindi va detto che i suoi calciatori sono abbastanza abituati a scendere in campo ogni tre giorni. Il Cagliari viene da due partite, quelle casalinghe contro Roma e Como, piuttosto buone, cui ha fatto seguito la brutta sconfitta di Lecce. Di certo domenica dovrà far valere il fattore campo: sappiamo tutti che contro il Napoli, soprattutto in casa, i rossoblù ci mettono sempre qualcosina in più.”

Il Napoli dispone di un arsenale offensivo di primissimo piano. Lei come proverebbe a contrastare l’undici di Conte? Punterebbe sul pressing alto e su una strategia aggressiva oppure attenderebbe i partenopei negli ultimi trenta-quaranta metri per poi ripartire in contropiede?

“Diciamo che se ti porti gli attaccanti del Napoli ‘in casa tua’, cioè nella tua area di rigore, i rischi aumentano. Non è facile trovare la chiave tattica per una partita del genere. Io opterei per un baricentro piuttosto alto - ovviamente senza sbilanciarsi troppo - anche perché giocheremo in casa, davanti al nostro pubblico. L’ideale sarebbe essere aggressivi, concedere poco agli avversari e cercare di sfruttare le occasioni che sapremo costruirci. Cercherei comunque di imporre alla partita ritmi indiavolati fin dal primo minuto.”

In generale che impressione le ha fatto finora il Cagliari e, a suo giudizio, che campionato disputerà? L’obiettivo dichiarato è quello di soffrire meno rispetto alla passata stagione: ambizione ragionevole?

“Secondo me la squadra è attrezzata per ottenere una salvezza più tranquilla di quella conseguita con Ranieri. Ovviamente è ancora presto per dare giudizi definitivi. Tuttavia, se dovesse arrivare un filotto di risultati positivi si creerebbe entusiasmo anche nella piazza. Insomma, attendiamo… Ma a mio parere questo Cagliari ha le carte in regola per togliersi delle soddisfazioni.”


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