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ESCLUSIVA TC - GIANFRANCO MATTEOLI: "Il Cagliari ha dimostrato di essere una squadra che sa quello che deve fare. Nicola ha già inciso sul piano caratteriale e dell'organizzazione di gioco. Roma troppo brutta per essere vera"

di Matteo Bordiga

Dal 1990 al 1994 leader dentro e fuori dal campo di un Cagliari che, dopo essere sbarcato nella serie A stellare dell’epoca, nella sua fulminea parabola ascendente arrivò a sfiorare addirittura la conquista della Coppa Uefa, Gianfranco Matteoli dice la sua sul debutto stagionale dell’undici allenato da Davide Nicola.

Gianfranco, che Cagliari ha visto domenica sera all’Unipol Domus contro la Roma?

“Sicuramente una squadra grintosa, determinata e ordinata. Il nuovo tecnico ci ha messo del suo, soprattutto sul piano caratteriale, schierando un Cagliari aggressivo e ben messo in campo. Chiaramente le prime partite di campionato, specie nel calcio attuale, sono un po’ particolari, perché ci sono squadre che non sono ancora rodate e complete. Come anche lo stesso Cagliari, del resto. Strada facendo si capirà il reale valore della formazione isolana, che però già all’esordio ha dimostrato di essere una compagine che sa quello che deve fare.”

Si è già vista qualche differenza sostanziale rispetto al Cagliari della passata stagione?

“Questa è una risposta che potrò darle tra cinque o sei domeniche, a mercato chiuso e a rose definite. In questo momento molti calciatori, più che a giocare per le proprie squadre, pensano a strappare il miglior contratto possibile da qualche altra parte. Cosa che peraltro faccio fatica a comprendere: hai un contratto in essere con la tua squadra e pensi a quando e a come andar via, danneggiando il tuo allenatore e i tuoi compagni… Mah.”

A suo avviso il Cagliari ha bisogno ancora di qualche ritocco, specialmente dalla cintola in su?

“Dobbiamo ricordare che l’anno scorso gli attaccanti hanno fatto ben pochi gol, eppure la squadra – sommando anche le reti dei centrocampisti e dei difensori – è riuscita a centrare la salvezza. Certo, una punta servirebbe. Ma sto parlando di un attaccante capace di fare la differenza, di un uomo da dieci-quindici gol stagionali. E non penso che sul mercato ci siano giocatori di questo livello, perlomeno tra quelli che il Cagliari può permettersi di acquistare. Bisogna puntare su qualche giovane, sperando che magari esploda. Questa potrebbe essere l’idea vincente.”

La Roma che impressione le ha fatto nella sfida contro i rossoblù?

“Onestamente mi è sembrata una squadra distratta e svagata. A tratti ha incontrato grandi difficoltà a proporre il suo calcio. Devo dire che non mi è piaciuta per niente. Sicuramente il Cagliari, nel complesso, ha giocato meglio. Dubito comunque che quella fosse la vera Roma… Anche perché in caso contrario i suoi tifosi non potrebbero certo dormire sonni tranquilli.”


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