.

ESCLUSIVA TC - DINO ZOFF: "Il pareggio tra Juventus e Cagliari è un risultato giusto. I rossoblù si sono ben disimpegnati e mi sono sembrati in salute. Ma non devono pensare di potersi salvare tranquillamente: dovranno combattere gara dopo gara"

di Matteo Bordiga

Lui e Ricky Albertosi erano come il ghiaccio e il fuoco. Due fuoriclasse, due fenomeni della parata. Due saracinesche difficilissime da scardinare. Ma stilisticamente non avrebbero potuto essere più diversi. Perché mentre Albertosi, per la gioia dei fotografi a bordocampo, si esaltava anche nel gesto plastico e nella spettacolarità dell’intervento scenografico, Dino Zoff da Mariano del Friuli, portiere (e uomo) che incarnava la quintessenza della concretezza, rifuggiva ogni orpello e “riduceva” l’arte della parata allo stretto indispensabile. All’essenziale privo di ghirigori, all’insegna del più sano e rigoroso pragmatismo.

Entrambi a modo loro leggendari, Albertosi e Zoff ancora oggi, nell’immaginario collettivo degli italiani, rappresentano i due ideali opposti del concetto di portiere, scatenando dibattiti e confronti in cui la storia si trasfigura e si confonde con il mito.

Il grande Dino, a ottantadue anni compiuti, è ancora un attentissimo osservatore del calcio italiano e internazionale. E, naturalmente, ha seguito con particolare interesse la sfida di domenica scorsa tra la “sua” Juventus e il Cagliari di Davide Nicola.

Dino, che impressione le ha fatto il Cagliari all’Allianz Stadium?

“Mi è sembrato un Cagliari in salute, che ha fatto particolarmente bene al cospetto di un avversario difficile come la Juventus. Allo Stadium è andata in scena una bella partita, molto combattuta. Certo, sull’1-0 la Juve ha avuto la palla giusta per chiudere il match con Vlahovic, però c’è da dire che anche il Cagliari ha preso un palo. In generale direi che è stato un incontro godibile e agonisticamente valido.”

A suo avviso l’1-1 è un risultato corretto, alla luce dell’andamento della gara?

“Certo, ci può stare. Ribadisco che il momento della svolta è stato quello dell’occasione cestinata da Vlahovic a pochi metri dalla porta sulla corta respinta di Scuffet, però dopo questo episodio il Cagliari ha fatto belle cose e si è ben disimpegnato.”

Per come ha visto giocare il Cagliari ritiene che la formazione sarda possa raggiungere l’obiettivo di una salvezza tranquilla, o comunque non sofferta come quelle degli ultimi anni in serie A?

“Il Cagliari non deve assolutamente pensare di potersi salvare tranquillamente. Sarebbe un errore grave. I rossoblù devono sapere che gli toccherà combattere duramente, anche se credo che abbiano i mezzi per mantenere la categoria. Ogni partita sarà importante, per cui bisognerà rimanere coi piedi per terra e stare sempre sul pezzo.”

Che idea si è fatto di questa nuova Juventus di Thiago Motta, che sembra soffrire un po’ in serie A mentre, al contrario, in Champions League riesce ad esprimere appieno il proprio potenziale?

“Partiamo dal presupposto che, come diceva lei, è una squadra nuova, composta da tanti nuovi giocatori. Direi che finora ha fatto abbastanza bene, ma potremo giudicarla con maggior cognizione di causa tra almeno quattro-cinque partite.”


Altre notizie
Venerdì 22 novembre
PUBBLICITÀ