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Alberto Gallardo, "piede di dinamite"

di Giancarlo Cornacchia

Oggi parleremo di un attaccante che ha militato in Sardegna negli anni sessanta, e precisamente quando il Cagliari si affacciava per la prima volta in serie A. Parliamo di Alberto Felix Gallardo, classe 1940, che l'amato Andrea Arrica portò in Sardegna direttamente dal Perù, via Milan.

E' il 1964 ed il sodalizio cagliaritano si assicura le prestazioni di questo poderoso attaccante di 182 centimetri per 75 chilogrammi di peso. Definito uno dei migliori attaccanti del Sud America dove aveva realizzato 56 reti in 52 presenza con lo Sporting Cristal, il suo soprannome era emblematico: Piede di dinamite. 

Il suo tiro terrificante era il vero e proprio timore dei portieri avversari. A Cagliari purtroppo non ebbe tanta fortuna. Dopo poche domeniche i tifosi iniziarono a fischiarlo per la sua scarsa vena sottoporta, che facevano la felicità dei ragazzini situati presso il canale di Mammarranca pronti ad accaparrarsi i palloni che giungevano dallo stadio Amsicora.

Score di Gallardo in Sardegna: 40 presenze ed appena 6 goal in due anni. Ritornò in Sudamerica, dapprima in Brasile nel Palmeiras (49 presenze e 16 reti) per poi far ritorno nel suo Perù e nello Sporting Cristal dove realizzò la bella somma di 71 reti in 170 apparizioni. Gallardo era un buon attaccante e lo dimostrò nei mondiali messicani del 1970. Memorabile un suo goal al Brasile di Felix, Pelè, Tostao, Garrincha e Rivellino con un potentissimo sinistro quasi dalla linea di fondo campo. Il povero Alberto è deceduto nella sua Lima il 19 gennaio del 2001 a causa di un'infezione, ma fece in tempo qualche mese prima a farsi immortalare in una foto assieme all'altro ex cagliaritano Julio Cesar Uribe, mentre sventolano una grande bandiera con i quattro mori.


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