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Totò Schillaci e quel rifiuto al Cagliari di Massimo Cellino

di Giancarlo Cornacchia

"A presidè, ma che stà a fa? Ha comprato Weah? Io non lo voglio, se lo porta a Cagliari non lo faccio giocà! Io voglio Schillaci!" con tutta probabilità sono in pochi a conoscere questo aneddoto. A pronunciare questa frase fu Carletto Mazzone nella lontana estate del 1992, quando il giovane Massimo Cellino, appena acquistato il Cagliari si mise alla ricerca di un forte attaccante per sostituire il partente Daniel Fonseca. Il rampante patron rossoblù chiuse l'acquisto del giovane George Weah, e proprio mentre si stava recando a Milano per depositare il contratto, Sor Carletto lo anticipò con la sua consueta carica romanesca. Per cercare di accontentare il suo tecnico, Cellino imbastì la trattativa per la Juventus per l'attaccante della nazionale. La società bianconera era decisa a cedere Schillaci, ed ascoltò con grande interesse la proposta rossoblù. L'accordo, in un periodo in cui gli agenti non contavano di certo come ora, sembrava cosa fatta, ma ad opporsi fu proprio Totò. Considerate alcune vicende extra calcistiche che lo riguardarono da vicino, i maligni sguazzarono sulla faccenda, ma alla fine l'affare non si concluse. Qualche settimana dopo Schillaci finì all'Inter per la bella cifra di 8,5 miliardi di lire. 


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