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Palomino e l'umiltà che ti fa diventare grande: "Da ragazzo ho dato una mano alla mia famiglia"

di Giancarlo Cornacchia

In un mondo sempre più colmo di "bimbi" viziati e bamboccioni, specie nel mondo dello sport e dello spettacolo, ci sono esperienze come quelle di Josè Luis Palomino. Arrivato a Cagliari circa un mese fa, dopo una lunga militanza nell'Atalanta, che gli ha pure consentito di calcare palcoscenici importanti, quest'oggi ha voluto porre l'accento sulle sue origini, dove tutto non è stato per niente facile, ed aiutare la famiglia era una priorità assoluta: "Ho dato una mano alla mia famiglia quando c'era bisogno, come fanno tanti. Il calcio mi ha fatto superare i momenti difficili, mi ha fatto diventare più forte di testa e trovare degli amici. In Italia ho imparato tante cose. Ho imparato a fare sacrifici dai miei genitori, vedendo lo sforzo che facevano per mantenere cinque figli. Soprattutto quanto sforzo facevano per me che volevo giocare a calcio. Mi hanno sempre aiutato a raggiungere il mio sogno per diventare professionista. Mi hai ricordato di chiamare mia madre per ringraziarla di quello che ha fatto per me,


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