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Lapadula e Pavoletti, l'immagine di un Cagliari che non molla mai

di Paola Pascalis

Dall'inferno al paradiso, ancora una volta. Si potrebbe descrivere così l'ennesima rimonta del Cagliari, questa volta ai danni del Sassuolo. Al 90’ minuto, la rete segnata dai neroverdi e poi annullata dall'arbitro Mariani per fuorigioco di Bajrami, aveva spento, per un attimo, le speranze dei rossoblù. Di certo, quasi nessuno si aspettava quei pazzi 9’ finali, nei quali è successo veramente di tutto. A riaccendere la luce ci ha pensato Gianluca Lapadula al 94’, segnando la sua prima rete in Serie A da quando indossa la maglia rossoblù. Sembrava dover finire così, con un punticino per parte, ma il calcio è uno sport bellissimo e può regalarti, in pochi secondi, emozioni inaspettate. La squadra di Dionisi non aveva fatto i conti con l’uomo dei minuti finali, Leonardo Pavoletti. Dopo l’incredibile doppietta realizzata contro il Frosinone, sempre in pieno recupero, infatti, l’attaccante livornese ha realizzato il goal vittoria che ha regalato al Cagliari tre punti insperati fino a qualche istante prima. Due reti, quelle di ieri, realizzate da due uomini simbolo dentro lo spogliatoio. Lapadula, dopo essere stato costretto per mesi a stare lontano dal campo a causa dell'infortunio alla caviglia, ha ritrovato il goal anche in campionato e lo ha fatto mostrando tutta la sua grinta e la sua voglia di fare bene. Nonostante l'ennesima frattura al naso, il numero 9 del Cagliari è voluto rimanere in campo fino alla fine, come ha rivelato mister Ranieri in conferenza stampa nel post gara. Lapadula voleva questo goal a tutti costi e se lo è preso con tutta la determinazione di cui è capace. Caratteristica che lo accumuna a Pavoletti, capitano vero e anima di quel Cagliari che non si arrende mai. Nonostante lo scarso minutaggio concessogli dal tecnico che scherza dicendo di volergli allungare la carriera centellinando le sue presenze, quando chiamato in causa, il livornese risponde sempre all'appello e lo fa con gol pesanti, come successo ieri. Lapadula e Pavoletti, due storie diverse, ma uguali. La storia di chi è caduto più volte e si è saputo risollevare, la storia di chi davanti alle difficoltà indossa l’armatura e combatte, entrambi perfetti rappresentanti del Cagliari targato Ranieri.


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