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C'è quasi da rimpiangere le interruzioni di Ezio Luzzi...

di Massimiliano Morelli

Visto il Cagliari all'opera nell'Olimpico torinese viene da chiedersi il perché di una classifica così scarna, salvo il fatto che i motivi sono comunque noti a tutti, fra evanescenza offensiva e incertezze varie ancora figlie della precedente gestione zemaniana. A legger qualche dichiarazione post esonero c'è da pensare che il “boemo che fa sudare durante gli allenamenti” non piacesse a tutti. Roba da spogliatoio, roba nella quale il cronista neanche dovrebbe mettere il naso, ma abituati come siamo alle telecamere che entrano prima della gara quasi nei gabinetti mentre i calciatori si vestono fra un tatuaggio da ostentare e un orecchino da togliere, siamo ormai già pronti a subire qualsiasi altra menata dai padroni del vapore che hanno trasformato il football in un'accozzaglia di urla e il campionato nello spezzatino cui ci si lamenta un po' tutti. Di urla ne ascoltiamo fin troppe, e potrebbero pure essere sopportate: se Ezio Luzzi durante “Tutto il calcio minuto per minuto” interrompeva le sfide al vertice della serie A per raccontare un calcio d'angolo decretato in Bari-Foggia, possiamo pure fingere indifferenza al cospetto di chi strilla il nome del marcatore di turno senza più la capacità di dire la parola più bella del calcio: “gol”. Sono i dettami del nuovo giornalismo, prendere o lasciare, mentre l'ex calciatore di turno “che fa da spalla” generalmente snocciola dati senza senso e rimarca a distanza d'un attimo la stessa azione appena descritta dal telecronista. Come se non avessimo capito l'azione, noi che viviamo di pane e pallone. Come se la frase di un telecronista non fosse stata già digerita dal telespettatore. Poi ci si mettono quelli che sanno tutto, che santificano i calciatori a seconda del tifo o che li demonizzano se a inizio gara falliscono un passaggio. Occhio, chi sbaglia il primo pallone della partita sarà “massacrato” per tutto l'arco della gara. E poi c'è il caso-Daniele Conti: ad ascoltar la coppia-Sky che ha raccontato Torino-Cagliari, ha sempre il braccio largo quando salta per colpire il pallone di testa, mentre è giustificabilissima la gomitata di Moretti a Donsah perché “il granata chiede scusa”. Interrogativo finale, se Husbauer non è pronto e giocano M'Poku e Joao Pedro, che al momento non sembrano fulmini di guerra, non sarebbe stato meglio acquistare un centrocampista del campionato di Lega Pro per infoltire la rosa? Magari sbaglio domanda e fate finta di nulla.


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