A Torino con il 4-2-3-1? Per Obert, Adopo e Viola c'è odore di conferma
Il 4-2-3-1, il nuovo abito del Cagliari visto a Parma ha dato ottimi risultati. Nicola ha schierato la squadra a specchio rispetto al suo avversario, con la vecchia strategia di un uomo per ogni avversario: Viola, per esempio, si è occupato di non far ragionare uno degli elementi più pericolosi dei ducali, Bernabè. E l'esperienza dell'ex Benevento ha avuto il sopravvento, giacchè è riuscito sia a non far ragionare l'avversario, che ad essere presente in ogni azione pericolosa del Cagliari. Anche Adopo, per la prima volta titolare in questo campionato, ha dato saggio delle sue peculiarità: centimetri, muscoli, brio, e pure qualità tecnica visti i suoi assist per Marin e Gaetano. Un capitolo a parte lo merita indubbiamente Obert, che da tempo ha atteso il suo momento. In estate si pensava potesse puntare alla maglia titolare, ma quando la società rossoblù ha ingaggiato Luperto, mancino come lui, le sue speranze sono rimaste tali. Ma nella gara contro la Cremonese, Nicola lo ha rispolverato terzino sinistro, un ruolo che gli si addice. Il piede lo ha, la grinta pure, e la speranza di una conferma a Torino è oltremodo lecita.