Tacconi: "Il calcio di oggi è di una noia mortale. Cassano e Balotelli li avrei presi a calci fino a non so dove"
Stefano Tacconi, ex portiere della Juve e della Nazionale, sulle pagine de La Repubblica ha raccontato di non vedersi come commentatore tv di calcio: "Mi conosco, è per quello che ho lasciato questo mondo, tranne giocare con le Legends della Juventus. Mi sono pure rotto 4 costole per l'istinto di tuffarmi come quando avevo 30 anni".
In che senso si conosce?
"Se avessi allenato Antonio Cassano e Mario Balotelli li avrei presi a calci in culo non so fino a dove. Da dirigente a quelli come Tacconi avrei detto di fumare e bere meno. Che poi è quello che mi dicono Laurea e Andrea, i miei dirigenti".
Non si vede bene a parlare in tv?
"Sarei troppo scomodo. Ma li vedete? Sono tutti paludati, inquadrati, anche Adani. Fanno filosofia, ma il calcio è arte, anche se c'è ben poco di artistico da commentare".
Non le piace il calcio di oggi?
"È di una noia mortale. Sono tornato allo stadio per Juve-Napoli: una palla. Noi portieri eravamo dei pazzi, adesso sono tutti a modino e giocano con i piedi. Io appena avevo la palla la tiravo più lontano che potevo".