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Serie C, Morrone: "Con la Riforma Zola si cerca di stimolare le società a investire sui settori giovanili"

di Maria Laura Scifo

 Il presidente Adicosp e FIDS Alfonso Morrone è intervenuto ai microfoni di TMW a margine del Social Football Summit e ha parlato della riforma Zola. Queste alcune delle sue parole: "La Serie C è la lega che storicamente ha sempre sperimentato le nuove iniziative, a partire dai tre punti, i playoff...torniamo addirittura ai tempi di Abete. Con la Riforma Zola si cerca di stimolare le società a investire sui settori giovanili, che per molti club di C sono a oggi costi più che risorse: con questa novità, ci sono incentivi a investire nei propri vivai. Ci sono società, più di una, che delegano terze persone a gestire la parte giovanile, e questa è una situazione che crea danno alla valorizzazione del talento italiano, ma c'è anche da rivedere la situazione legata al vincolo: dalla parte del club, non si può avere la paura di perdere ogni anno un ragazzo, dalla parte dei calciatori non si possono fare vincoli particolarmente lunghi. Serve equilibrio. A ogni modo, onore a Gianfranco Zola, che si è messo a disposizione della Serie C, e al presidente Matteo Marani che ha portato delle vere novità, anche grazie al gruppo di lavoro di cui si è circondato. La Lega Pro ha fatto passi da gigante, ma la piccola rivoluzione, ed è giusto ricordarlo, iniziò con Francesco Ghirelli: ora è stata data la vera sterzata".

Si parla anche della Legge Melandri e di possibili cambiamenti: quando ci potranno essere novità in tal senso?
"Non ci sono a ora tempistiche precise, non credo verrà inserita nella Legge di Bilancio, ci saranno forse decreti appositi. A ogni modo la determinazione di Abodi di metter mano alla Legge Melandri è concreta".


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