Romania-Kosovo, le sanzioni della UEFA: 3-0 a tavolino, porte chiuse e multe salatissime
La UEFA ha ufficializzato le sanzioni contro le Federazioni di Romania e Kosovo in seguito agli episodi verificatisi venerdì scorso durante la sfida della fase a gironi di Nations League (quinto turno). Il match è stato segnato da tensioni crescenti, culminate nei cori pro-Serbia da parte dei tifosi locali. Questi episodi hanno spinto la squadra ospite ad abbandonare il campo a pochi istanti dal termine dell’incontro.
La UEFA ha deciso di punire la Federazione rumena con 50.000 euro di multa e la chiusura dello stadio durante la prossima partita "a causa del comportamento razzista e/o discriminatorio dei suoi tifosi". È stata inoltre multata di 30.000, 9.000, 4.500, 8.000, 12.500 e 14.000 euro per aver "trasmesso messaggi politici provocatori non adatti ad un evento sportivo, per aver lanciato oggetti, utilizzato materiale pirotecnico, utilizzato un puntatore laser, causato disordini durante l'inno nazionale e bloccato il pubblico nelle strade".
La UEFA ha inoltre notificato al Kosovo la sanzione per l'abbandono della partita. In relazione al rifiuto di giocare, "l'art. 27, comma 1, RD e art. 27, comma 4, lettera a), del DR in relazione all'art. 25.01 Regolamento della UEFA Nations League" porta a dichiarare persa a tavolino (3-0) la partita perché non è stata giocata nella sua interezza. Inoltre, la Federazione del Kosovo è stata multata di 6.000 euro per comportamento improprio della sua squadra poiché cinque giocatori kosovari hanno ricevuto un cartellino giallo.