Rocchi: "Non saremo mai perfetti, nemmeno con il VAR"
Gianluca Rocchi, attuale responsabile della Commissione Arbitri Nazionale per Serie A e B, ha preso la parola su Rai 2 per fare chiarezza su alcune recenti decisioni arbitrali finite al centro del dibattito, con particolare riferimento agli episodi che hanno coinvolto la Lazio nelle ultime uscite ufficiali. Di seguito le sue parole, riprese da LaLazioSiamoNoi.it: "Il VAR è diventato un portatore di giustizia enorme nel calcio, il problema che abbiamo oggi è che dopo 7 anni di utilizzo le aspettative sul VAR sono molto più alte. Quando io ancora arbitravo è stato introdotto ed è diventata una novità incredibile ed ha portato tantissimi benefici ma più vai avanti più le richieste sono alte. La preoccupazione che abbiamo noi arbitri, io particolarmente, è quando sento parlare di VAR come se fosse la perfezione e quello mi dispiace dirlo ma noi non siamo perfetti e non lo saremo mai. Su 100 errori che avremmo fatto prima del VAR, oggi sono 85/90. Abuso del VAR? No ma ci sono degli errori".
Un passaggio importante è stato dedicato anche all’episodio Terracciano-Noslin, molto discusso dopo la gara. Rocchi ha spiegato i criteri di valutazione legati al possibile tocco di mano e alle difficoltà interpretative che ne derivano: "Si tratta di cercare il tocco di mano perché se fosse mano è rigore, chiaramente il tocco inferiore per cui non è punibile. Quello che dice Pellegrini lo capisco perché il nostro obiettivo è quello di cercare di avere un'interpretazione il più obiettiva possibile ma quello che si chiama uniformità per noi è molto difficile, se non impossibile, da raggiungere e il motivo è che arbitri e VAR sono persone, per cui è chiaro che ognuno di loro ha una sensibilità diversa dall'altra. Secondo me lui non si accorge nemmeno del movimento di mano che ha l'attaccante. Noi cerchiamo di essere il più coerenti possibili sulle decisioni, è chiaro che e rimanendo una decisione soggettiva c'è sempre una piccola possibilità che ci siano delle discrepanze di interpretazione. Bisogna metterlo in chiaro perché aspettarsi che tutte le decisioni siano prese uguali sarebbe un sogno ma non è possibile perché tutte le situazioni non sono mai uguali, il calcio ci regala sempre situazioni diverse, e anche la singola interpretazione può essere leggermente diversa".