Quella volta andò così - Capellaro decreta la prima sconfitta giallorossa in terra sarda

07.02.2015 11.31 di Federico Ventagliò

Terzultimo in classifica, il Cagliari ospita in classifica la Roma allenata da Juan Carlos Lorenzo (per lui due Mondiali da ct dell'Argentina: '62 e '66, e due esperienze sulla sponda biancazzurra del Tevere: '62 -'64 e 84-'85). La tattica del mister giallorosso è chiara fin dalle prime battute: catenaccio a oltranza per cercare di strappare lo zero a zero. I capitolini giocano con tre “liberi” effettivi. Insieme a quello dichiarato -Losi- anche Schnellinger e Carpanesi (sulla carta centrocampista, bandiera giallorossa anni Sessanta, con centocinquantotto presenze e due gol) stazionano stabilmente dalle parti di Cudicini. Nelle sporadiche sortite offensive degli ospiti, Salvori ( allenatore della Primavera rossoblù dal 1996 al 2002) e De Sisti sono tenuti a bada da Martiradonna e Tiddia senza troppi patemi. Nei minuti iniziali, Capellaro (maturato nelle giovanili del Vicenza, degno predecessore di Roby Baggio e Pablito Rossi) prima Martiradonna poi provano a sorprendere Cudicini, l'estremo difensore risponde presente. Successivamente, è una conclusione di Greatti a creargli qualche grattacapo in più. Al 22' si fa vedere in avanti la Lupa: Schnellinger in diagonale appoggia a beneficio di Manfredini, che a tu per tu con Colombo calcia sul fondo. Pochi minuti più tardi, lo stesso Manfredini indirizza una velenosa punizione dal limite con un pallonetto liftato, Colombo è fuori causa ma la sfera scheggia la traversa. L'offensiva della Roma si esaurisce qui. Comincia il prolungato assedio rossoblù, che si concretizza a quindici minuti dal fischio finale; un traversone di Martiradonna viene corretto di testa verso il centro dall'area da Visentin e la traiettoria della palla si infrange sulla mano di Losi: l'arbitro Carminati è a due passi e indica subito il dischetto. Dagli undici metri Capellaro spiazza Cudicini, mandandolo a destra, col pallone a sinistra con una rasoiata.