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Montella sulla crisi di attaccanti in Italia: "Io da piccolo avevo solo il pallone, società cambiata"

di Vittorio Arba
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Vincenzo Montella, attualmente alla guida dei turchi dell'Adana Demirspor, ha commentato la crisi degli attaccanti in Italia ai microfoni di TMW: "Io credo che siano cicli anche se potremmo fare qualcosa di più. È anche la società che è cambiata, lo vedo in mio figlio che ha 10 anni ed è appassionato di calcio. Gioca spesso in giardino ma molto spesso occupa il tempo con altre cose: hanno molta più scelta. Io alla mia età non potevo scegliere, c'era solo il pallone e se non avevo compagni con cui giocare giocavo contro il muro per ore. E questo poi fa la differenza: giocare per strada a pallone uno contro tre o quattro contro sette. Questo è allenante, non basta più allenarsi un'ora e mezza un giorno sì e un giorno no con venti ragazzini. Il compito degli educatori è un po' più complicato rispetto a prima".


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